Home Editoriale Ci avete rotto il tacco! La Puglia si fermerà ancora a Bari: Sant’Oronzo aiutaci tu
Ci avete rotto il tacco! La Puglia si fermerà ancora a Bari: Sant’Oronzo aiutaci tu
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Ci avete rotto il tacco! La Puglia si fermerà ancora a Bari: Sant’Oronzo aiutaci tu

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BRINDISI – Volgendo lo sguardo al futuro, sembra di ripercorrere il passato. Passo falso per passo falso.

Leggendo i propositi e i progetti futuri di leader politici e ministri, la verità affiora inequivocabile: il futuro di Brindisi non è in agenda. Il futuro della città con maggiori potenzialità infrastrutturali, logistiche, commerciali e turistiche (in quanto porta del Salento) dell’Adriatico centro-meridionale continua a non rientrare nell’agenda della politica. Vengono qui a fare passerelle per tenere buona la cittadinanza, per ottemperare al loro compitino politico, ma quando poi svestono i panni degli ipocriti e parlano sinceramente attraverso le colonne dei quotidiani nazionali, la verità affiora prepotentemente. Stamani è stata la volta di Franceschini, che parlando di infrastrutture per il Mezzogiorno, ha spiegato come sia importante pensare a un’alta velocità sul corridoio Adriatico che tocchi tutti gli aeroporti da Bologna a Bari. O che bisogna intervenire sulla Bologna-Taranto. Il tacco dello Stivale si è nuovamente spezzato. E noi ci siamo rotti un po’ le scatole. Di sentirci dire che abbiano il porto più bello e polifunzionale dell’universo, che la nostra zona industriale è tra le più importanti d’Europa, che siamo la porta d’Oriente, che siamo la porta del territorio più bello del mondo. Che ci continuate a prendere per i fondelli.

Mentre qui si continua a parlare di inserimento di Brindisi tra i porti core, di nuove compagnie che sceglieranno l’aeroporto del Salento, di Reti Ten-T, di corridoio Baltico-Adriatico, corridoio VII, corridoio Euro-Asiatico, Austro-Ungarico, Vietnamita-Congolese, di turchi, cinesi, armeni o moldavi che vogliono investire nel nostro porto, nelle stanze che contano si decidono i territori che devono prosperare e quelli che devono morire di fame e di malattie.

Brindisi ha una sola speranza: che il territorio leccese ci traini fuori dalle secche attraverso le sue capacità politiche e di visione. Lecce, infatti, ha sempre più bisogno di Brindisi per continuare a crescere. Questa è l’unica interconnessione territoriale davvero virtuosa per noi al momento. Pertanto, teniamoceli buoni e affidiamoci alle loro capacità. Per il resto, cerchiamo di non fare danni. Perché al momento solo quello possiamo fare. E forse votare un leccese per provare l’effetto che fa.