Home Economia e lavoro Ugl chimici: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!”
Ugl chimici: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!”
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Ugl chimici: “Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!”

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BRINDISI – Chi non ha capacità di ascolto e di fare sintesi su quanto è scaturito dalla riunione in videoconferenza, indetta da S.E. il Prefetto, il primo giugno c.a., non disprezzi l’impegno e il lavoro degli altri, non denigri e offenda le persone che avendo un ruolo hanno il dovere di esprimere la propria opinione; piaccia o non piaccia, in democrazia esiste la pluralità e tutte le posizioni sono degne di rispetto.

Il Sindaco non lo può fare, a tener conto che è anche il nostro Sindaco e, come rappresentante delle istituzioni noi lo rispettiamo ma, probabilmente, non lo stimiamo non condividendone le idee nella sostanza e nella forma.
Non desideriamo fare analisi dell’evento riferito all’ordinanza sindacale che ha fermato l’impianto Cracking della Società ENI Versalis, la questione è sotto gli occhi di tutti, i cittadini di Brindisi hanno compreso bene le dinamiche e, prima o poi, avranno modo di dimostrarlo.
Non desideriamo toccare aspetti politici evidenti ai più, non desideriamo rispondere a chi ha avuto scarsa considerazione del nostro ruolo di “sindacalisti”, denigrandoci nella maniera più becera possibile solo perché non in linea con il loro “credo”; tentando di svalutare il nostro ruolo su più fronti, non tenendo in considerazione che il nostro impegno riguarda tutti gli aspetti relativi alla Salute, alla Sicurezza e all’Ambiente. Siamo i primi controllori in azienda e propiziatori di interventi tendenti sempre al miglioramento delle condizioni dei lavoratori e dell’ Ambiente. Il dialogo con l’azienda in oggetto è sempre aperto, seppur a volte con l’utilizzo di toni aspri, l’azienda, con riferimento alle tematiche di Salute e Ambiente, recepisce e attenziona quanto concertato.
Tutto ciò premesso è opportuno fare chiarezza su alcuni aspetti. Ad oggi ancora non esiste una responsabilità e un collegamento certo con le attività di ENI Versalis con riferimento a quanto avvenuto nei giorni scorsi. Precisando che nessuno vuole svendere la Salute Pubblica, ribadendo che siamo i primi a pretendere l’abbattimento delle fonti inquinanti non ci sta bene l’uso strumentale politico di alcuni dati relativi agli stessi.
Uno studio sugli NMHC, gli idrocarburi non metanici, ci dice che sono un insieme eterogeneo di composti che vengono messi in aria da sorgenti naturali e da attività umane. La fonte principale sono i mezzi di trasporto che emettono idrocarburi a causa dei processi di evaporazione e della incompleta combustione dei combustibili; l’altra fonte sono gli impianti petrolchimici e le raffinerie (come dire che si rinviene, sbalordendoci, la farina in un panificio). La misura della concentrazione complessiva di NMHC Idrocarburi non metanici è stata abbandonata perché di “limitato significato” nel 2002 ed è stata introdotta la misurazione continua della concentrazione di Benzene, il quale è sicuramente cancerogeno.
Da alcuni studi condotti sul Benzene, dal Dipartimento effetti biologici e sanitari degli agenti nocivi, riportiamo alcuni dati che portano ad una riflessione:
La maggior parte di benzene in aria, circa 4/5, è dovuta a emissioni veicolari, la rimanente parte sono emissioni da sorgenti fisse come i processi industriali. Il valore delle concentrazioni di benzene nelle aree urbane ad alta densità è compreso tra 10-100 microgrammi su metro cubo. In prossimità delle stazioni di servizio le concentrazioni di benzene possono arrivare a centinaia di microgrammi su metro cubo, condizioni che implicano un rischio sanitario non trascurabile.
Le concentrazioni di benzene a cui sono stati esposti gli addetti alla vendita dei carburanti e i conducenti di autocisterne di benzina sono in media maggiori di 160 microgrammi per metro cubo nelle 8 ore.
A questo punto sorgono spontanee delle domande: esiste una deroga alla salute pubblica? Si procede anche alla chiusura delle stazioni di servizio?

Una nota di apprezzamento meritano i lavoratori del petrolchimico che, a seguito della insolita ed incresciosa vicenda, seppur sgomenti e affranti, hanno dimostrato uno straordinario senso di fierezza, di appartenenza, di consapevolezza di operare in una grande azienda, dimostrando una grande pazienza e resistenza alle offese, alle provocazioni e ai torti subiti; ed è proprio ai lavoratori che rivolgiamo tutta la nostra stima, il nostro apprezzamento e la nostra solidarietà.

Il Segretario Territoriale

UGL Chimici