Home Editoriale Il Tar sbatte la porta sul naso ad Emiliano ma lui grida alla vittoria
Il Tar sbatte la porta sul naso ad Emiliano ma lui grida alla vittoria
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Il Tar sbatte la porta sul naso ad Emiliano ma lui grida alla vittoria

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“Finalmente la verità da parte dei giudici sulle gravi difficoltà a tutelare la salute dei bambini pugliesi attraverso un efficiente sistema di didattica a distanza. I giudici del Tar di Bari preso atto della ‘inadeguatezza del sistema scolastico pugliese ad attivare subito la dad’, sono costretti a mandare a scuola i nostri bambini più piccoli in presenza”.

Sembra uno scherzo invece è il testo del comunicato di Michele Emiliano. Il Presidente, per uscire dallo scomodo angolo nel quale aveva cacciato i pugliesi e se stesso, la mette in caciara in perfetto stile Emiliano.

Proprio le parole del Tar sulla inadeguatezza della ‘dad’ rafforzano la convinzione sulla erroneità della scelta del Governatore di impedire tout court la didattica in presenza. Altro che.

Piuttosto Emiliano avrebbe potuto emanare prima, di sua sponte, questa nuova ordinanza, senza aspettare che il Tar si pronunciasse sbattendogli la porta sul naso.

E ad ulteriore conferma della tranvata presa dal Presidente, fatta però passare per vittoria in perfetto stile politichese, vi è da constatare come i giudici, evidentemente, non abbiano di fatto ritenuto l’ordinanza regionale precedente congrua e necessaria alla tutela della salute, smascherando quello che realmente era, ovvero una foglia di fico dietro la quale nascondere l’inefficienza del contact tracing pugliese. Inefficienza sottolineata anche nel report diffuso dal Ministero della Salute che è valso il colore arancione alla Puglia.