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Medicina a Lecce, favorevoli anche i rettori delle facoltà di Bari e Foggia
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Medicina a Lecce, favorevoli anche i rettori delle facoltà di Bari e Foggia

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Seduta di audizioni in Commissione bilancio e programmazione, presieduta da Fabiano Amati.

Era stata aggiornata ad oggi la questione relativa alla variazione di bilancio disposta dalla Giunta regionale, per l’istituzione del corso di laurea in medicina all’Università del Salento. Sull’argomento era stata avanzata la richiesta da parte del consigliere Francesco Ventola, di ascoltare gli assessori proponenti, al bilancio, sanità e istruzione, per comprendere come il progetto da finanziare si concili con le iniziative da porre in essere con l’intero sistema universitario e se rientra in un discorso strategico generale, tenendo conto del fabbisogno, dei problemi di attrattività e della carenza dei posti messi a bando per le scuole di specialità.

Alla seduta odierna hanno partecipato gli assessori alla sanità Pierluigi Lopalco, all’istruzione Sebastiano Leo, i Rettori delle Università di Bari, Foggia e Lecce ed il preside della facoltà di Medicina di Bari.

Per l’assessore Lopalco, l’apertura del corso di laurea di medicina a Lecce deve essere intesa come un’opportunità per la Puglia, con lo scopo di colmare un deficit di offerta formativa. In più, l’investimento che si sta facendo ha una ricaduta su tutto il sistema sanitario. Deve essere abbandonato il timore che possa essere considerato un doppione o un disegno disomogeneo a livello regionale. Il corso di Medetec va a caratterizzare un corso di laurea che attira moltissimo l’alta tecnologia applicata alla medicina. La strategia regionale è creare un polo di alta tecnologia in medicina, una rete formativa di una scuola medica pugliese, che possa creare una rete di ricerca assistenziale di cui se ne gioverà tutto il territorio, per far crescere la qualità dell’assistenza.

L’assessore Leo ha ribadito che bisogna intenderla come l’opportunità di aumentare il numero delle immatricolazioni, per poter aumentare anche i corsi di specializzazione.

“Ora o mai più”, è ciò che ha detto il Rettore dell’Università del Salento Fabio Pollice, perché questo è il momento storico favorevole per creare un sistema universitario forte. Si è soffermato sulla qualità del progetto. Ha evidenziato che è importante comprendere che in questa regione si possa creare un progetto innovativo, perché ci sono le qualità umane e tecnologiche. Compito della Regione è rafforzare il proprio sistema universitario. Il progetto risponde ad una logica di sviluppo equilibrato. Le particolarità del percorso è integrativo e non sostitutivo di altri. Bisogna convergere al fine di integrare l’esistente, dare una risposta immediata. Si trarranno benefici sulla salute funzionale allo sviluppo di un sistema sanitario territoriale. Non ci deve essere concorrenzialità per far ritornare qui le eccellenze che sono emigrate. L’obiettivo è che le risorse generino un volano di sviluppo sostenibile, e nello stesso tempo saranno utili ai fini per un miglioramento del sistema sanitario.

Il Rettore dell’Università di Foggia Pierpaolo Limone, si è espresso favorevolmente sull’investimento inteso a creare la precondizione di una rete universitaria che vada ad intercettare i grandi talenti. Lo scenario è quello di un’Europa sempre più competitiva. Avendo infrastrutture e offerte formative, ci consentono di avere una visione più ampia a livello internazionale. Un masterplan del sistema universitario pugliese per rendere equilibrate le offerte formative.

È stata colta come una buona occasione di confronto, da parte del Rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini, visto che c’è la disponibilità della Regione di occuparsi di investimenti nella ricerca, la cui programmazione però deve puntare ancora di più negli ambiti della specializzazione.

Secondo il Preside della Facoltà di Medicina di Bari Gesualdo, la politica pugliese si deve battere per avere più iscritti e fare in modo che la Puglia diventi più attrattiva anche nei confronti dei Balcani. Ora è il momento di fare il passo in avanti per investire nei poli di eccellenza. La Puglia ha bisogno di almeno 800 iscrizioni alla Facoltà di medicina per poter ottenere altrettante borse di specialità.

La Commissione non ha inteso neanche questa volta sottoporre al voto il provvedimento legislativo. Il punto infatti è stato aggiornato a lunedì prossimo, nella cui seduta sarà nuovamente convocato l’assessore al bilancio, in virtù della necessità di capire il progetto nella sua interezza e la dinamica finanziaria, che vede l’impegno della Regione di oltre 80 milioni di euro per vent’anni.