Home Economia e lavoro La chimica verde non è (ancora) l’Eldorado e il turismo è (ancora) un concetto astratto per questa Amministrazione. È il momento del dialogo, non dei colpi di testa
La chimica verde non è (ancora) l’Eldorado e il turismo è (ancora) un concetto astratto per questa Amministrazione. È il momento del dialogo, non dei colpi di testa
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La chimica verde non è (ancora) l’Eldorado e il turismo è (ancora) un concetto astratto per questa Amministrazione. È il momento del dialogo, non dei colpi di testa

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BRINDISI – Mettere in contrapposizione il turismo e la chimica è pratica insidiosa. Lo è quando in oltre tre anni di gestione amministrativa non sono state poste le basi né urbanistiche né economiche né infrastrutturali né culturali per fare del turismo una fonte di economia. E lo è soprattutto quando ci si guarda attorno e si osserva che la chimica verde rivendicata per Brindisi, in Italia è diffusa ancora poco e male.

In una città povera, che pagherà lo scotto della decarbonizzazione attraverso la dismissione di fatto di due centrali a carbone, aggiungere precarietà, aleatorietà anche in un settore come quello della chimica provando a forzare le scelte rischia di rivelarsi un azzardo. Perché poi bisogna fare i conti con la realtà di fatto, che parla di casi come Porto Torres in cui “Il progetto avrebbe dovuto essere ultimato nel 2016, con l’ulteriore effetto di un saldo occupazionale positivo di circa 100 unità, ma ad oggi, dei 500 milioni di investimenti ne sono stati spesi solo 200, attraverso la realizzazione dei due piccoli impianti previsti nella prima fase, in grado di funzionare solo al 60 per cento della loro capacità produttiva. Negativi anche i risultati sui livelli occupazionali: lo ha segnalato la stessa Todde secondo cui ad oggi – se si considerano anche gli occupati a Porto Torres in capo a Matrica (circa 130 persone) – gli occupati sono poco più di 500 persone”.

E se fate qualche ricerca, pressoché ovunque la chimica verde (che sarà il futuro) sta oggi arrecando grattacapi e mal di pancia.

I tempi e i modi sono tutto, e questo non è il momento dei colpi di testa o dei personaggi in cerca di autore ma delle soluzioni condivise e del dialogo.