Home Cronaca Alcune Rsa vietano ancora le visite ai parenti
Alcune Rsa vietano ancora le visite ai parenti
0

Alcune Rsa vietano ancora le visite ai parenti

0

MESAGNE – Sono oramai tre mesi che gli ospiti della Residenza socio-sanitaria per anziani Villa Iris di Mesagne ed i parenti non possono incrociare dal vivo i rispettivi sguardi, e a volte ciò non avviene neppure tramite un monitor. Una situazione che per alcuni familiari inizia a diventare insostenibile. Il governo ha autorizzato le visite a partire dal 10 marzo. L’accesso nelle Rsa sarà consentito esclusivamente a familiari/caregiver dei degenti che: sono in possesso di certificazione Super Green Pass rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo vaccinale primario, quindi a chi ha ricevuto le tre dosi di vaccino; sono in possesso di certificazione verde rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.

A Villa Iris, ma non solo, però, hanno intenzione di attendere ancora un po’ prima di riaprire le porte. A fine mese si valuterà se ci saranno le condizioni. Dalla Rsa, la responsabile spiega i motivi della scelta: «Stiamo adottando ancora misure restrittive in relazione all’incidenza dei casi. Avendo cento ospiti, di cui parecchi particolarmente compromessi a livello sanitario, dobbiamo utilizzare la massima cautela. Dispiacciono molto le lamentele di alcuni parenti affidate ai giornali dato che siamo sempre disponibili a confrontarci con loro ed a fornirgli informazioni nella massima trasparenza. Le strutture che decideranno di aprire da subito si assumeranno le loro responsabilità. Noi non ce la sentiamo al momento. Fino a Natale abbiamo consentito ai parenti di effettuare le visite nelle stanze dedicate agli incontri, garantendo anche l’accesso alle camere nei casi di pazienti allettati. Il mese scorso, ad esempio, abbiamo consentito l’accesso ai parenti di un degente terminale».

Ma alcuni parenti lamentano anche altro, ovvero la mancanza di videochiamate a causa del poco tempo a disposizione da parte degli operatori d’assistenza. La responsabile sul punto chiarisce: «Facciamo continuamente videochiamate. Ci sono parenti che magari, poiché lavorano, non rispondono alle videochiamate per tempo. Purtroppo non abbiamo personale assunto appositamente per fare questo: sono sempre gli stessi operatori che si occupano degli anziani a effettuare le videochiamate. Capite bene che devono dare la priorità ad altre esigenze degli ospiti. C’è gente che si prende cura di cento anziani non autosufficienti: il carico assistenziale è elevato e quindi deve essere il parente a mettersi nelle condizioni di ricevere la videochiamata nel momento in cui noi riusciamo a effettuarla. Abbiamo un calendario prestabilito».