BRINDISI – Tanto tuonò che piovve!
Dopo una partita piena di suspance, piena di capovolgimenti di fronte e nella quale il Brindisi ha rischiato anche di perdere, arrivano tre preziosi punti contro l’agguerrito Lavello di mister Karel Zeman.
Non serviva estetica e gioco, non era essenziale il mezzo ma il fine, poiché otto punti di distacco dalla capolista a dodici giornate dalla fine non consentivano più di analizzare tatticismi, moduli e quant’altro; serviva vincere e così è stato.
Eppure, quando al 60’ minuto il Brindisi passava in svantaggio su una totale dormita di mezza squadra (compreso lo sfortunato scivolone di Cancelli), sembrava che i fantasmi di un intero campionato avessero deciso di condannare definitivamente il Brindisi all’anonimato. Ma i fantasmi non avevano fatto i conti con Francesco Felleca da Napoli, fino a quel momento “assente” dal terreno di gioco.
Prima una punizione magistrale dalla trequarti che si insaccava alle spalle del bravo estremo difensore Trapani e, poco dopo, un calcio di rigore battuto con fermezza causato da un fallo da tergo sullo stesso Felleca, rimettevano la gara sui binari della speranza. Il Brindisi non era perso ed era ancora combattivo, segnale fortissimo per il campionato.
Una vittoria che non deve però ingannare: la squadra vista oggi lamenta sempre una certa inconsistenza offensiva mista al cinismo latitante; l’attaccante Santoro gioca spesso spalle alla porta e perde parte del suo potenziale offensivo, ma occorre prendere atto di un’inversione di tendenza sotto il profilo caratteriale. Non era semplice ribaltare il match a venti minuti dalla fine e ciò deve rappresentare motivo di positiva analisi da parte di mister Danucci.
Arriva domenica prossima la Nocerina che all’andata ha battuto il Brindisi 3-0, infliggendo agli adriatici la prima sconfitta del campionato e lasciando qualche strascico – appena concluso – relativo agli scontri fuori dallo stadio tra gli ultras delle rispettive tifoserie.
Il Brindisi ha l’occasione di rimpinguare il proprio bottino di punti con i prossimi due scontri sul terreno amico dello stadio “Franco Fanuzzi”. Nessun calcolo, ma testa bassa e pedalare: occorre vincere per non mollare e tenere vivo il sogno della tifoseria biancazzurra, ossia tornare nei professionisti dopo tanti anni di dilettantismo e non solo.
Forza Brindisi!
LUIGI RUBINO