Home Politica Rossi al Pd: “Francia o Spagna… Fino a venerdì mi dicevano che non esisteva un’alternativa a me”
Rossi al Pd: “Francia o Spagna… Fino a venerdì mi dicevano che non esisteva un’alternativa a me”
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Rossi al Pd: “Francia o Spagna… Fino a venerdì mi dicevano che non esisteva un’alternativa a me”

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BRINDISI – I leader di Europa verde e di Sinistra italiana, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, nella giornata di ieri hanno raggiunto Brindisi per far sentire la propria vicinanza al sindaco Riccardo Rossi e per denunciare i comportamenti del Pd e del M5s.

Per Bonelli, il mancato sostegno a Rossi da parte del Pd è frutto di un «inciucio barese-romano». «In questa città – ha tuonato il leader di Ev – c’è un crogiuolo d’interessi e la presenza di un sindaco con la schiena dritta dava fastidio. Non è mai accaduto nella storia di comuni importanti che il sindaco uscente, che tra l’altro ha ben operato, venga fatto fuori per via di un’occupazione partitocratica. È evidente che la brutale scelta del Pd è stata compiuta per accontentare Conte, che voleva candidare un suo fedelissimo, tale Roberto Fusco. Questo inciucio ricorda un po’ quello che il Pd fece quando cacciò il sindaco di Roma, Ignazio Marino». Bonelli si è poi scagliato anche contro Elly Schlein, chiedendosi se «è questo il nuovo corso del Pd, che caccia un sindaco ambientalista per accontentare pratiche da Prima Repubblica». «Confidiamo in una reazione civile dei brindisini», ha chiosato.

Fratoianni ha voluto accostare la vicenda di Rossi a quella di Vendola, ricordando che anche in quel caso «tutti i sondaggi dicevano che era perdente, e invece ha governato per dieci anni la Puglia». «Se dopo cinque anni in cui in maggioranza non si è sollevata una sola eccezione – ha argomentato il leader di Si –, poi all’improvviso si decide di cambiare tutto, i cittadini ti mandano a quel paese. Noi saremo con chi vuole liberare la città da un modello di involuzione che ha schiacciato i diritti dei brindisini».

Rossi, dal canto suo, ha svelato che fino a venerdì dal Pd lo rassicuravano che sarebbe stata impossibile un’alternativa alla sua figura e che non poteva comunque essere rappresentata da Fusco. «Probabilmente preferivano Giuliano ma non hanno avuto il coraggio di dirlo», ha aggiunto sibillinamente. «Mi hanno detto – ha incalzato – che secondo il sondaggio, con me non avrebbero vinto al ballottaggio. Ma sì, Francia o Spagna… Qual è il problema? Eppure nel 2018 il Pd era rasoterra e l’ho portato al governo della città. E poi anche la Schlein era sfavorita nei sondaggi, ma è andata avanti e ha vinto».