Da quanto riporta un comunicato della Procura i due non hanno mai collaborato con gli inquirenti. “Le evidenze investigative che hanno portato agli arresti domiciliari sono il frutto delle numerose escussioni di testimoni, della visione delle immagini degli impianti di video sorveglianza presenti nella zona, nonché delle indispensabili attività di intercettazione – si legge nella nota -. A tutto questo si è aggiunto l’esito positivo dei test dello “Stub”, ai quali i due indagati furono sottoposti nell’immediatezza dei fatti. L’episodio sarebbe da ricondurre ad una lite tra i due indagati, avvenuta all’interno del lido, nel corso della quale entrambi si procurarono ferite da arma da fuoco, per poi dileguarsi, raggiungendo autonomamente il pronto soccorso dell’ospedale “Perrino”, senza mai collaborare con gli inquirenti”.



