Home Cronaca Rifiuti, il comune di Brindisi non rispetta la sentenza del Consiglio di Stato. Teknoservice attende, intanto la città è sempre più sporca
Rifiuti, il comune di Brindisi non rispetta la sentenza del Consiglio di Stato. Teknoservice attende, intanto la città è sempre più sporca

Rifiuti, il comune di Brindisi non rispetta la sentenza del Consiglio di Stato. Teknoservice attende, intanto la città è sempre più sporca

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Nel dicembre del 2024 il Consiglio di Stato mette fine alla vicenda giudiziaria amministrativa legata alla vicenda rifiuti, stabilendo che l’allora Teorema [ora AVR per l’Ambiente] non aveva titolo per gestire i servizi di igiene urbana per il Comune di Brindisi.

Dopo una ulteriore verifica dei requisiti tecnici e morali da parte della commissione giudicatrice sulle restanti concorrenti, che di fatto ne hanno sancito una classifica al netto della AVR [come già detto, ritenuta non aggiudicataria nella sentenza del Consiglio di Stato] veniva identificata quale società in regola con i requisiti la seconda classificata, la Tecknoservice S.p.A.

Inspiegabilmente l’amministratore comunale, a distanza di circa sei mesi, non ha definito i criteri necessari per il passaggio di cantiere tra le due società. Un ritardo ingiustificato rispetto ad una sentenza chiara ed inequivocabile ed anche in considerazione della insoddisfazione pubblicamente manifestata dal sindaco Marchionna ed assessore Antonucci rispetto ad un servizio da sempre carente e lacunoso rispetto agli obblighi previsti nel contratto .

Lacunosità e carenze che hanno generato diverse sanzioni per inadempienza contrattuale, di vario titolo, anche se nel recente qualche segnale di ripresa lo si è visto in relazione alle percentuali di raccolta differenziata raggiunte [dopo un notevole crollo] che si attestano intorno al 40%.

TUTTI SCONTENTI E LA TASSA SUI RIFIUTI POTREBBE AUMENTARE

Insoddisfazione e lamentele del mondo politico ma anche della cittadinanza, che vede salire gli esborsi per la tassa sui rifiuti e calare la qualità dei servizi. Tassa sui rifiuti che potrebbe aumentare ulteriormente in presenza di ulteriori code di giustizia amministrativa che potrebbero sorgere in virtù di un ulteriore ricorso presentato in queste ore da AVR per l’Ambiente che chiede l’annullamento degli atti di aggiudicazione in favore di Tecknoservice S.p.A.

Tralasciando i contenuti dell’atto, che ovviamente vanno considerati per la loro inconsistenza, poiché AVR per l’Ambiente non essendo stata ritenuta aggiudicataria del servizio da una sentenza del Consiglio di Stato [per il qual motivo potrebbe scaturire una coda di carattere penale nei confronti dei responsabili] non ha alcun titolo di impugnare alcun atto discendente da tale circostanza.

Di contro sarebbe proprio la Tecknoservice che potrebbe adire al TAR Lecce per chiedere, stante il lasso di tempo ingiustificatamente trascorso dal giorno dell’emanazione della sentenza ad oggi, circa sei mesi appunto, un commissionariamento della struttura pubblica per far attuare una sentenza, chiara nei suoi contenuti ed un riconoscimento degli investimenti effettuati e dei mancati guadagni.

Il comune di Brindisi gode di un nuovo parco mezzi, inattivo, presente in zona industriale di proprietà della Tecknoservice, società che ha già vivacemente manifestato e sollecitato l’applicazione della sentenza, preludio ad una fase risarcitoria qualora non si proceda alla sottoscrizione di contratto, anche sotto riserva di legge se dovesse servire.

Erroneamente, nel ricorso, AVR per l’Ambiente parla di pochi mesi di servizio, poiché è consapevole che il subentrante effettuerà i due anni di attività, con probabile terzo, in attesa che venga individuato il gestore per il periodo decennale. In questi giorni sono stati definiti anche gli adempimenti attinenti il PEF e stabilito da AGER che nulla compete ad AVR per l’Ambiente quale riconoscimento per le quote di ammortamento richieste. Insomma il problema, che inizia anche a rivestire aspetti di carattere penale in capo al sindaco, al segretario generale del comune e al dirigente di settore, deve obbligatoriamente trovare la soluzione nel rispetto di una sentenza in essere, diversamente altri esborsi milionari di moneta pubblica si dovranno riconoscere.