
A Brindisi il primo Festival del Teatro in vernacolo: in scena 4 compagnie nei quartieri Commenda, Paradiso, Bozzano e Casale
Il giornale L’Ora di Brindisi, in collaborazione con l’associazione culturale Periferia e il patrocinio del Comune di Brindisi, promuove per l’estate 2025 il 1° Festival Teatrale in vernacolo locale, una rassegna dedicata alla valorizzazione della lingua e della tradizione popolare brindisina attraverso il teatro. Tale rassegna è stata inserita all’interno del cartellone estivo del Comune di Brindisi “Meridiani d’estate 2025”.
Il Festival coinvolgerà quattro compagnie teatrali brindisine impegnate nella riscoperta del vernacolo, Li tre compAri, I Teatranti, Il Sipario e Anti&Mino, che in questi anni si sono distinte per originalità, qualità drammaturgica e continuità d’attività, riscuotendo grande successo presso il pubblico cittadino.
Gli appuntamenti si terranno in quattro piazze di altrettanti quartieri della città nelle serate di venerdì 18 luglio (ore 21, viale Risorgimento, al quartiere Commenda) e 25 luglio (ore 21, Parco Bove, quartiere Paradiso). Venerdì 1 agosto (ore 21, incrocio tra via Europa e via Spagna, al quartiere Bozzano) e 22 agosto (ore, 21, piazzale chiesa Ave Maris Stella, al quartiere Casale), trasformando quattro spazi più evocativi della città in un palcoscenico all’aperto capace di unire spettacolo, tradizione e socialità.
Il dialetto è molto più di un mezzo espressivo: è uno scrigno di memoria collettiva, un archivio vivente di esperienze, emozioni, figure e consuetudini che appartengono alla nostra identità. Usarlo sulla scena significa custodirlo e trasmetterlo, soprattutto alle nuove generazioni, in forme coinvolgenti e accessibili. La lingua vernacolare, nel suo essere diretta, emotiva e spesso ironica, aiuta a comprendere più a fondo l’anima di una comunità.
Siamo convinti che un’iniziativa come questa rispecchi lo spirito di una politica culturale attenta alla memoria viva della città e alla valorizzazione delle sue forme espressive più genuine, così come accaduto altrove in Italia con esperienze che hanno visto protagonisti autori come Carlo Goldoni in Veneto o Eduardo De Filippo a Napoli. Riscoprire il nostro passato attraverso il teatro in vernacolo significa rafforzare il senso di appartenenza, avvicinare le generazioni e riaffermare, con orgoglio, il valore delle nostre radici.