Arriverà per tutte queste persone un rimborso? E’ quello che questi 122 clienti ora sperano dopo che sono partite altre diffide: erano solo 28 la scorsa settimana. In città è ormai da un mese che va avanti questa storia che come un fulmine a ciel sereno ha improvvisamente coinvolto con tanta amarezza coppie o famiglie di Brindisi, ma non solo, che avevano sperato di passare giorni felici e spensierati pensando di raggiungere lontanissime mete dell’America, del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Asia, come anche nel cuore dell’Europa o sulle piste innevate del nostro Paese (pensando al prossimo Natale) come si evince dalle mete descritte sopra.
Purtroppo, tutte queste persone non raggiungeranno mai le località prescelte, almeno attraverso un biglietto rilasciato dall’agenzia JD Travel che ha chiuso la saracinesca di via Osanna, annunciando mercoledì 17 settembre (attraverso un comunicato apparso su Facebook) tale decisione con queste parole: “Con grande rammarico comunichiamo che JD Travel Agenzia Viaggi ha cessato definitivamente la propria attività”. E ancora: “Avevamo previsto di riaprire regolarmente mercoledì 17 settembre, consapevoli di un contesto difficile ma pronti a riprendere con la professionalità di sempre. Purtroppo, la scelta unilaterale dei partner commerciale ci ha impedito di continuare”, lasciando calare il gelo su tutti quei clienti che ora sperano in un risarcimento danno.
Scatenando un’allerta verso tutti gli acquirenti di pacchetti viaggio che quel giorno si erano ritrovati in via Osanna per cercare di capire cosa stava succedendo visto che molti di loro – dopo aver versato il costo della vacanza – non avevano in mano nessuna documentazione. In seguito, era stato lo stesso titolare a postare ancora: “Mercoledì sarò in agenzia in via Osanna 14, come sempre in questi ultimi dieci anni. Chiunque voglia parlare direttamente può venire di persona: preferisco il confronto diretto ai pettegolezzi da bar o ai titoli sensazionalistici. Ci impegneremo in tutti i modi per recuperare e soddisfare i clienti rimasti a terra e per farci perdonare dell’errore commesso”. Peccato che quel giorno la saracinesca era rimasta chiusa, facendo dirottare molti clienti verso l’associazione “Da Parte del consumatore” per intraprendere le vie legali. Il titolare ha comunque sempre escluso di aver voluto truffare i clienti, rendendosi disponibile a rimborsare le somme versate. Come finirà?



