Giofrè chiarisce il quadro: “Faremo la Champions se ne avremo diritto. A Chappell proposto biennale. Moraschini lo vorremmo come play titolare, come piano B c’è Green”
BRINDISI – L’Happy Casa Brindisi ha deciso: vuole la Champions League! Nessuna iscrizione all’Eurocup: o la Champions o niente coppe. Il 15 giugno scadranno i termini per le iscrizioni e dopo quella data si comprenderà se l’Happy Casa avrà diritto di accedere alla prestigiosa competizione. I posti a disposizione, infatti, sono solo due per le italiane, e davanti a Brindisi ci sono Venezia, Cremona e Sassari. Pertanto, perché Brindisi possa essere ammessa, è necessario che almeno due delle suddette squadre scelgano di non partecipare alla Champions perché attratti dall’Eurocup o perché (come nel caso paventato per Cremona) non interessate alle coppe. Se così non dovesse essere, per Brindisi si schiuderebbe un piano B: partecipare ai preliminari, scelta da prendere più in là, oppure richiedere una wild card e sperare che possa essere accolta.
Nel frattempo, il d.s. Simone Giofrè ha già iniziato a lanciare il suo amo verso i pesci che per rapporto qualità-prezzo possono fare al caso di Brindisi. Chappell, ad esempio, era uno di questi, ma l’offerta di rinnovo biennale presentata dall’Happy Casa è stata rifiutata dal giocatore, convinto dalle cifre da capogiro di Avellino. Stesso interesse la società lo sta trasferendo a Zanelli e Rush, che dovrebbero restare, così come per Moraschini e Brown, i quali però, per ammissione di Giofrè, sono pezzi da 90 difficilmente confermabili.
“La nostra idea – spiega il d.s. – è quella di ripartire da Moraschini come play titolare e da Brown. Bisognerà avere pazienza e attendere le loro decisioni, dato che sono giocatori che stanno ricevendo diverse offerte e che hanno attirato l’interesse anche da altri campionati”.
Con la permanenza di Moraschini, potrebbe restare anche Walker dalla panchina, mentre se l’Mvp italiano del campionato dovesse optare per altre piazze, in pole-position ci sarebbe Phil Green IV, che coach e d.s. apprezzano come giocatore e come persona. Sul mercato, comunque, si lavorerà preliminarmente per chiudere gli accordi con gli italiani, dei quali uno sarà il cambio del pivot.
“Pivot italiani che possono giocare in Serie A per circa 10 minuti ce ne sono, siamo fiduciosi”, dichiara Giofrè.
Per via della Champions, però, l’impostazione della squadra potrebbe essere leggermente differente rispetto a quella dello scorso anno: “Ovviamente se dovessimo partecipare alla Champions dovremmo dotarci di un roster di 12 giocatori effettivi perché si rischia di giocare 50 partite in un anno, e poi potremmo pensare di privilegiare giocatori con un po’ più di esperienza, però questi ultimi sono più costosi”.
Ma quali sono i progetti futuri della società? Se il miglior d.s. della Lega ha deciso di legarsi a Brindisi per altri tre anni, evidentemente le prospettive sono allettanti, e Giofrè ne fornisce conferma: “Il progetto è quello di puntare alla costruzione del palazzetto. Il contratto così lungo proposto a me e a Frank deriva dall’ambizione dettata dalla realizzazione del nuovo impianto, ed è l’elemento che mi ha allettato e convinto a firmare un triennale”.
Andrea Pezzuto