Home Cronaca Igeco per ora resta a capo del porticciolo, il Tar: “Prevalente l’interesse a mantenere i posti di lavoro”. Udienza di merito a dicembre
Igeco per ora resta a capo del porticciolo, il Tar: “Prevalente l’interesse a mantenere i posti di lavoro”. Udienza di merito a dicembre
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Igeco per ora resta a capo del porticciolo, il Tar: “Prevalente l’interesse a mantenere i posti di lavoro”. Udienza di merito a dicembre

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BRINDISI – Il Tar di Lecce, con ordinanza cautelare, ha sospeso la procedura di revoca della concessione inerente il porticciolo turistico adottata dall’Autorità portuale nei confronti di Igeco, attinta da interdittiva antimafia e per questo alle prese con un’operazione di self cleaning, ovvero di rinnovamento della governance societaria, valutata tuttavia dall’ente portuale non sufficiente a integrare garanzia di sterilizzazione ed allontanamento, della società concessionaria, dal pericolo di condizionamento/infiltrazione mafioso/a. Per i giudici del Tar, in fase cautelare, prevarrebbero gli interessi in campo della Igeco. Di seguito quanto espresso dai giudici amministrativi.

“Considerato che, a una sommaria delibazione, propria di questa fase del giudizio, il provvedimento gravato sembrerebbe viziato da deficit motivazionale in relazione alla permanenza di un significativo collegamento tra la proprietà di Igeco e la società Bocca di Puglia dopo le disposte misure di self cleaning societario.

Rilevato che nella comparazione tra gli interessi antagonisti appare prevalente, nei limiti della sommaria cognizione della decisione cautelare, quello alla conservazione dei posti di lavoro da parte dei dipendenti del Porto turistico;

Ritenuto, pertanto, opportuno sospendere gli effetti del provvedimento in esame, fatte comunque salve eventuali ulteriori determinazioni dell’Amministrazione;

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Lecce – Sezione Prima accoglie la domanda di tutela cautelare, e per l’effetto:

a) sospende l’efficacia dell’atto impugnato;

b) fissa per la trattazione di merito del ricorso l’udienza pubblica dell’11 dicembre 2019.