Home Sport Basket Il progetto del liceo scientifico di Brindisi sul tiro di Moraschini vince il Premio Bonacini
Il progetto del liceo scientifico di Brindisi sul tiro di Moraschini vince il Premio Bonacini
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Il progetto del liceo scientifico di Brindisi sul tiro di Moraschini vince il Premio Bonacini

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BRINDISI – È con grande soddisfazione che la Happy Casa Brindisi fa i più vivi complimenti agli alunni delle classi 3°ALS e 3°CO del liceo scientifico “Fermi-Monticelli” di Brindisi, vincitori del 42° concorso annuale “Premio Cesare Bonacini”.

Un progetto vincente che nasce da una tripla vincente. Quella realizzata allo scadere da Riccardo Moraschini con la maglia della Happy Casa Brindisi nella trasferta di Trento.

Un buzzer beater che è entrato di diritto nella storia del basket brindisino, e non solo.

I ragazzi, con il prezioso ausilio della prof. di matematica e fisica Gloria Russo, hanno analizzato e studiato il tiro dal punto di vista cinematico calcolando parabola, angolo, gittata e velocità d’esecuzione.

La commissione del “Premio Cesare Bonacini” designata dall’AIF e dal MUSE di Trento ha esaminato e valutato i lavori provenienti da diverse zone d’Italia e , per la scuola secondaria di secondo grado, ha ritenuto di assegnare il primo premio ex-equo al Liceo scientifico Fermi-Monticelli.

Il progetto verrà esposto presso il “MUSE” – Museo delle scienze di Trento a partire dal mese di ottobre fino a maggio 2020.

I vincitori saranno annunciati ufficialmente il 16 ottobre 2019 pomeriggio a Brescia in occasione della cerimonia di apertura del 58° Congresso Nazionale dell’AIF.

“Complimenti ai ragazzi che ho conosciuto di persona durante l’incontro di presentazione del progetto – spiega Riccardo Moraschini – e alla prof.ssa Russo che li ha seguiti durante il percorso. È un onore per me essere stato protagonista di quel tiro che ha fatto la storia del basket brindisino e della carriera scolastica di questi ragazzi. Un’altra grande soddisfazione che va a coronare un anno indimenticabile a livello professionale e umano. Abbiamo fatto la storia – conclude l’atleta italiano –  e ne sono orgoglioso. Congratulazioni per il premio meritato e per il lavoro svolto”.