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Antonino (Pri): “Precari Multiservizi: quale soluzione?”
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Antonino (Pri): “Precari Multiservizi: quale soluzione?”

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BRINDISI – Nella giornata di ieri ho incontrato una delegazione di precari della Brindisi Multiservizi.

Si tratta di 18 persone che hanno prestato servizio presso la società partecipata dal Comune per ben otto anni e che sono state improvvisamente messe alla porta quando è stato attuato un piano di risanamento del sodalizio per evitarne la messa in liquidazione come previsto dalla Legge Madia per quelle società a partecipazione pubblica che avessero fatto registrare un bilancio in rosso per almeno quattro anni nell’ultimo quinquennio.

A queste persone, la maggior parte delle quali con famiglia a carico e con un mutuo da pagare, era stato all’epoca garantito che sarebbero state inserite in una platea da cui attingere nell’ipotesi di ampliamento dell’organico o di pensionamenti di altro personale in servizio.

Niente di tutto questo è accaduto sinora.

Eppure nelle linee programmatiche esposte dal Sindaco nella seduta di insediamento del Consiglio Comunale era stato annunciato un piano di potenziamento dell’organico della Multiservizi anche per dare piena attuazione al programma di ripristino del decoro urbano che si voleva porre in essere.

Era stato anche bandito un concorso per l’assunzione di personale da adibire alle diverse attività che la Brindisi Multiservizi svolge per conto della Amministrazione Comunale.

Ai più era parso che tale concorso fosse stato in qualche modo “ritagliato” sulla scorta delle esperienze maturate dai precari, anche se la selezione aveva in realtà visto la partecipazione di centinaia di cittadini.

Ovviamente tale convinzione era anche propria dei precari che, non a caso, hanno partecipato fiduciosi al concorso collocandosi in molti casi in posizione utile nella graduatoria formata dopo lo svolgimento della prova d’arte.

Di tale concorso, però, si sono perse le tracce.

E’ bene evidenziare che le unità di personale di cui si parla erano state in passato adibite alla cura di quei servizi di cui lo stesso Sindaco ha lamentato la carenza quali la gestione della rete viaria, la pulizia e, soprattutto, la manutenzione del verde.

Per la gestione di quest’ultimo servizio si è addirittura preferito fare ricorso al supporto di ditte esterne piuttosto che stabilizzare quei precari che erano in possesso della necessaria esperienza.

Senza trascurare che a cavallo tra il 2018 ed il 2019 sembrerebbe che alle persone attualmente inserite nell’organico , evidentemente in numero insufficiente ad assolvere nel normale orario di lavoro tutti i compiti delegati alla Multiservizi, siano state corrisposte ben ventimila ore di lavoro straordinario.

Purtroppo le prospettive non appaiono rosee per i precari.

E’ da ricordare, infatti, che nella relazione consegnata dal Responsabile dei Servizi Finanziari alla Amministrazione con il fine di riportare in equilibrio i conti del Comune è inserito il suggerimento di ridurre gli stanziamenti per i servizi appaltati alla Multiservizi.

Il rischio, quindi, è che non solo non si possa procedere al riassorbimento dei precari ma che venga messo a repentaglio anche il posto di lavoro di quanti sono attualmente impiegati nella Brindisi Multiservizi.

Avevamo suggerito di affidare a questa società la gestione della discarica comunale di Contrada Autigno.

Tale affidamento produrrebbe il doppio risultato di garantire alla Brindisi Multiservizi entrate che non graverebbero sul bilancio comunale e di ridurre sensibilmente i costi che attualmente il Comune sopporta per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

E si potrebbe, pertanto, stabilizzare i precari e garantire un futuro lavorativo anche agli ex dipendenti della ditta Nubile che da anni chiedono risposte.

Anche questo suggerimento è rimasto, ad oggi, privo di riscontro.

Il rischio, ora, è che sia la magistratura a dipanare la matassa.

I precari, infatti, non hanno avuto altra scelta che ricorrere al giudice del lavoro per vedere riconosciute le loro ragioni.

Una soluzione del genere, che arriverebbe senza che sia stato predisposto un adeguato piano di riorganizzazione della società partecipata dal Comune, ne metterebbe addirittura a repentaglio la sopravvivenza.

Tanto accade come diretta conseguenza della improvvisazione e della incertezza che ha sinora caratterizzato l’agire della Giunta Rossi.

Non è questa la storia diversa che era stata promessa ai cittadini di Brindisi.

Cordialità

Il Capogruppo PRI
(Gabriele ANTONINO)