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La vetta solitaria dura poco. Le pagelle di Luigi Rubino
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La vetta solitaria dura poco. Le pagelle di Luigi Rubino

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BRINDISI –  Una  partita che il Brindisi ha gettato alle ortiche nel peggiore dei modi, pur avendola paradossalmente iniziata nel miglior modo possibile. Il vantaggio siglato dal giovane brindisino Maglie dopo appena sette minuti di gioco aveva illuso tutti quanti che potesse essere una trasferta diversa da quella di Casarano.

Il pareggio su rigore (sacrosanto) dell’Andria e il folle gesto di Montaldi – che si fa espellere dopo trentanove minuti di gioco – ribaltano il match e cancellano ogni velleità del Brindisi di mantenere saldamente la vetta della classifica.
Il secondo tempo vede i biancazzurri nel disperato tentativo di fare la partita, ma l’Andria con un uomo in più e, più tardi, addirittura in nove contro undici per l’espulsione di Boccadamo, rintuzza gli attacchi ospiti che – tuttavia – non si arrendono fino alla fine e siglano con Ancora il gol del definitivo 2-3.
Al netto della cronaca del match, non comprendiamo onestamente tutto questo nervosismo che attanaglia i ragazzi di mister Olivieri. Prima Corbier col Cerignola, ora Montaldi e la (ad onor del vero discutibile) espulsione di Boccadamo impediscono al mister di schierare nella prossima partita, contro la capolista Foggia, una formazione competitiva. Siamo certi e speranzosi che la società possa sanzionare adeguatamente i protagonisti di questi gesti.
Ultima nota il comportamento discutibile dell’arbitro, denunciato anche da mister Olivieri al termine del match.
A voi le pagelle:

LACIRIGNOLA, voto 5: procura il rigore che cambia la partita, perché consente all’Andria di pareggiare e prendere in mano la partita. C’è da dire che le colpe, tuttavia, sono da condividere con l’intero reparto arretrato del Brindisi.

MERITO, voto 5.5: schierato a sorpresa da mister Olivieri sulla fascia destra, contiene il suo diretto avversario abbastanza bene, pur non spiccando per particolari capacità propulsive. Si becca un cartellino giallo per gioco eccessivamente rude.

BOCCADAMO, voto 6.5: nonostante la sconfitta, avrebbe meritato almeno 7 perché è stato uno dei pochi a giocare con intelligenza e grande capacità tattica. Preciso sulle diagonali, pulito nelle chiusure. Pesa inevitabilmente sulla sua gara il (presunto) fallo sul secondo rigore dell’Andria e la (ingiusta) espulsione che lascia la squadra in nove uomini.

IANNICIELLO, voto 6: un po’ meno preciso delle altre volte, ma sempre difficile da superare. Gli attaccanti dell’Andria non sono facili da domare, ma fa il suo onesto lavoro come ogni Domenica. Pecca tuttavia anche lui – insieme ai compagni – nel salire troppo lasciando Palazzo davanti al proprio portiere.

FRUCI, voto 6: le medesime considerazioni fatte per il compagno Ianniciello. Tampona con ordine finché può, ma davanti all’inferiorità numerica diventa difficile per lui arginare le folate offensive andriesi.

D’ANCORA, voto 6.5: un cuore immenso per questo centrocampista campano, sempre nel vivo dell’azione, sempre pronto ad aiutare i compagni, sempre attento a non concedere nulla. Si spinge in avanti con tutta la forza di cui dispone, ma con quella lucidità che permette al Brindisi di non restare definitivamente fuori dalla partita.

MARINO, voto 6.5: anche il capitano fa del suo meglio, con ordine e raziocinio, per portare a casa punti preziosi ma deve arrendersi davanti ai comportamenti sciagurati di qualche compagno, alla eccessiva rigidità arbitrale e all’inferiorità numerica. Spesso imbecca gli attaccanti con qualche lancio illuminante – come quello per Montaldi nel primo tempo – , capace di mandare in difficoltà la retroguardia andriese.

LOMBARDO, voto 5: corre molto, pressa ma lo fa con disordine. Rimedia un’ammonizione e non riesce mai ad entrare nel vivo della partita. Condizionato anche lui dall’inferiorità numerica.

MAGLIE, voto 7-: dopo sette minuti di gioco illude tutti con un bellissimo gol alla destra del portiere Segantini: si accentra dalla sinistra e lascia partire un secco destro che passa sotto le gambe di un difensore e trafigge l’estremo difensore andriese. Continua ad attaccare fino a quando Montaldi non viene espulso. Nel secondo tempo viene sostituito dopo appena quindici minuti di gioco.

MONTALDI, voto 4: fermo restando che ci riserviamo di valutare meglio l’episodio, è inconcepibile per un giocatore così esperto commettere un fallo di gioco gratuito e pregiudizievole per la propria squadra. La sua espulsione cambia il match e, forse, anche il campionato.

GRANADO, voto 5.5: esce per una fitta alla coscia dopo trentanove minuti di gioco nei quali non ha inciso sul match come ci si aspettava.

ANCORA, voto 6.5: entra troppo tardi e segna – in nove contro undici – il secondo gol del Brindisi. Chissà se fosse entrato prima…

MOSCA, voto s.v.

SORRENTINO, voto 5: viene schierato come attaccante ma viene servito sempre con le palle alte, non una sua specialità. Batte qualche buon calcio d’angolo, ma del tutto infruttuoso.

PIZZOLLA, voto 5.5: un ingresso che mira a dare forze fresche alla squadra, ma senza esiti positivi.

Luigi Rubino