Home Cultura Tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus spiegato dal dr. Caragnulo, geriatra brindisino trapiantato in Emilia
Tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus spiegato dal dr. Caragnulo, geriatra brindisino trapiantato in Emilia
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Tutto quello che c’è da sapere sul Coronavirus spiegato dal dr. Caragnulo, geriatra brindisino trapiantato in Emilia

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A cosa è dovuta l’infezione?
I coronavirus (CoV) sono un genere di virus a RNA che possono causare diverse malattie nell’uomo, principalmente
infezioni del tratto respiratorio superiore e del tratto gastrointestinale. La gravità di queste condizioni è molto variabile,
dal momento che i coronavirus sono responsabili sia di una buona parte delle comuni sindromi da raffreddamento sia di
sindromi respiratorie gravi come la SARS. Il 7 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato il SARS-Cov-2 come patogeno
responabile della malattia COVID-19
Come si trasmette il virus?
• per via aerea, attraverso la saliva e l’aerosol (droplet) delle secrezioni delle vie aeree superiori veicolati da
tosse e/o starnuti mediante la “stretta prossimità” fra contatti che è da intendersi indicativamente come una
distanza entro i 2 metri.
• per contatto diretto ravvicinato, con la stretta di mano e toccando con le mani contaminate le mucose di
bocca, naso e occhi;
• per via oro-fecale.
Da qui la fondamentale necessità di lavarsi le mani ed igienizzare le superfici con etanolo (62-71%), perossido di
idrogeno (0,5%) o ipoclorito di sodio (0,1%).
Il virus è trasmesso principalmente dai soggetti sintomatici (più infettanti) ma è stata dimostrata la sua trasmissione
anche da soggetti del tutto asintomatici.
Da qui la necessità di misure di contenimento serrate e la necessaria messa in atto di piani di prevenzione della
trasmissione secondaria, limitando le relazioni sociali. Solo cosi possiamo spegnere il contagio e di conseguenza
rallentare la circolazione del virus.
Quale è il periodo di incubazione?
Il periodo di incubazione è stimato fra i 2 e i 14 giorni, con una media di 5 giorni. Sono stati anche documentati rari casi
di periodi di incubazione superiori (12,5 giorni).
Come si manifesta l’infezione?
I sintomi d’esordio dell’infezione da SARS-CoV-2 sono piuttosto aspecifici e si presentano nel 90% dei casi in forma
sindromica:
• iperpiressia (>90% dei casi) anche elevata, sopra i 39°C
• tosse in genere secca (45-80% dei casi), più raramente produttiva (28% dei casi)
• malessere (44-80% dei casi)
• dispnea (20-50% dei casi) entro una mediana di 8 giorni
• faringodinia (5% dei casi)
• cefalea (3-20% dei casi)
• mialgie (11-23% dei casi).
• Anosmia ed ageusia (ovvero alterazione dell’olfatto e del gusto) (10 – 30% dei casi)
A differenza di altri coronavirus umani, sono rari i sintomi gastrointestinali come la diarrea (2-3% dei casi),
la nausea e il vomito (1% dei casi), seppur presenti.
La manifestazione clinica più grave derivante dalla progressiva evoluzione delle polmonite virale primaria è l’ARDS
(sindrome da distress respiratorio acuta) che necessita si supporto ventilatorio quasi sempre invasivo.
Quanto è letale il virus?
Media complessiva del 7,8%. (parliamo di letalità, non di mortalità)
Possibili trattamenti?
L’OMS precisa che al momento non esistono farmaci specifici contro i coronavirus patogeni per l’uomo.
Su alcuni pazienti si stanno utilizzando alcuni farmaci già in uso o in sperimentazione per altre patologie, mentre per
altri sono iniziati i test preclinici in vista di un possibile uso.

Al momento:
– Lopinavir/ritonavir (anti HIV) ed utilizzato anche contro la SARS
– Clorochina (anti-malarico)
– Darunavir/cobicistat
– Remdesivir (anti Ebola)
– Tocilizumab (anti IL6, per l’artrite reumatoide)
Per questi ultimi due farmaci è recente la notizia in base alla quale l’AIFA ha dato mandato di eseguire trials per
verificarne l’efficacia
Vaccino?
Numerosissime sono le iniziative intraprese in tutto il mondo ma per avere un vaccino disponibile ci vogliono da un
anno a 18 mesi per attraversare tutte le diverse fasi che ne consentono lo sviluppo: studi di fase 1 – tossicità, fase 2 –
dosaggio e modalità di somministrazione e fase 3 – efficacia clinica.
Fondamentale: LA PREVENZIONE
1) Lavati spesso le mani
2) Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3) Non toccarti occhi naso e bocca con le mani
4) Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci
5) Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
6) Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
7) Se hai febbre o tosse o sintomi di malattia respiratoria non recarti in PS ma rivolgiti sempre al tuo Medico di
medicina generale, Pediatra di libera scelta o Guardia medica.
Ma soprattutto restare a casa, rallentare al massimo la diffusione del contagio, dare aria al sistema sanitario allo
stremo e permettere agli operatori di trovare una cura che sia valida. Allo stato attuale quello che noi facciamo è
tentare l’impossibile sperando nel possibile.
Una raccomandazione: documentatevi sempre e solo da fonti attendibili e certificate. Diffidate dai sociali o dalle
catene che vedo e ricevo anche io sul telefonino!!!

Roberto dr. CARAGNULO
Medico Chirurgo
Specialista Geriatra
Arcispedale Santa Maria Nuova-IRCCS
Dipartimento Neuromotorio e Riabilitativo, SOC Geriatria
V.le Risorgimento 80
42100 Reggio Emilia