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Rubavano ad Acque Chiare, denunciati
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Rubavano ad Acque Chiare, denunciati

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BRINDISI – Nella giornata di ieri , due Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Brindisi, nel corso dei servizi di controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà C.V. (classe 1978) e C.C. (classe 1966), entrambi pregiudicati brindisini, resisi responsabili di furto aggravato ai danni dell’area del complesso residenziale “Acque Chiare” (sulla litoranea Nord di Brindisi) ancora sottoposta a sequestro preventivo come da provvedimento emesso in data 27.05.2008 dal Tribunale di Brindisi – Ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari.
La segnalazione era arrivata sulla linea di emergenza 113 da parte di un cittadino che, mentre faceva rientro a casa, transitando sulla litoranea Nord, aveva notato due persone che, avvalendosi di un complice a bordo di Moto Ape Piaggio, stavano asportando alcune assi di legno utilizzate per allestire quello che originariamente doveva diventare lo stabilimento balneare del complesso residenziale “Acque Chiare”.
All’arrivo delle Volanti i due prevenuti hanno tentato di darsi alla fuga senza riuscire nel loro intento grazie alla tempestività dell’intervento e alla prontezza degli Operatori di Polizia che, cinturando immediatamente l’area, non hanno avuto difficoltà a bloccarli; il terzo complice a bordo dell’Ape Piaggio si era allontanato prima dell’arrivo delle pattuglie facendo perdere le proprie tracce.
Il sopralluogo successivo alla individuazione di C.V. e di C.C., eseguito con l’ausilio della Polizia Scientifica, ha permesso di rinvenire un “piede di porco” e, accatastati nelle adiacenze del vialetto che conduce alla Litoranea Nord, una cinquantina di assi in legno ed alcune plafoniere, parti integranti della struttura destinata ad ospitare le cabine dello stabilimento balneare di pertinenza del complesso residenziale “Acque Chiare”.
I due fermati erano stati accompagnati presso gli Uffici della Questura dove, all’esito delle formalità di rito e del foto segnalamento, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso tra loro e sanzionati per la violazione della normativa sul contenimento del contagio da COVI19.
Il piede di porco rinvenuto sul posto era stato sequestrato; le strutture in legno abbandonate prima di darsi alla fuga erano state riconsegnate formalmente al Comune di Brindisi, già nominato Custode Giudiziale con il provvedimento di sequestro preventivo emesso il 27.05.2008 dal GIP del Tribunale di Brindisi.