Home Economia e lavoro Petrolchimico di Brindisi: “Non solo tavoli tecnici, necessari contrattazione inclusiva e patti di Sito a tutela dei Lavoratori”
Petrolchimico di Brindisi: “Non solo tavoli tecnici, necessari contrattazione inclusiva  e patti di Sito a tutela dei Lavoratori”
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Petrolchimico di Brindisi: “Non solo tavoli tecnici, necessari contrattazione inclusiva e patti di Sito a tutela dei Lavoratori”

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BRINDISI – La vicenda che ha investito il Petrolchimico di Brindisi ha dato fiato e inchiostro ad un gran numero di
personaggi, alcuni anche bislacchi, oggi a margine della vicenda con l’ impianto EniVersalis ripartito ed
un Sindaco soddisfatto dal clamore suscitato in molti fanno a gara per dire chi ha vinto e chi ha perduto,
un gioco macabro sulla pelle dei Lavoratori e dei Cittadini di Brindisi con esercizi di stile, kilometrici e
non, di politici e di alcune sigle dichiaratesi avvocati dell’azienda confondendosi con il ruolo che i
lavoratori gli hanno assegnato.
Come sempre chi ha tenuto la barra dritta tutelando salute, sicurezza, occupazione e diritti è stata la
CGIL, grazie al contributo ed alla mediazione della Segreteria CGIL di Brindisi che ha gestito una vertenza
con risvolti occupazionali importanti tenendo presente l’attenzione dell’opinione pubblica sensibile ai temi
ambientali.
L’esperienza di questo periodo deve far riflettere sulla visioni su come gira oggi il mondo del lavoro e
della società, proprie di una rappresentanza sindacale Cgil Nazionale che insieme alla Segreteria CGIL
di Brindisi ed alla Segreteria FILCTEM-CGIL locale dimostrano attenzione e sensibilità al cambiamento
e alle trasformazioni del tempo e della società che andrebbero sempre tenute da conto dalle
rappresentanze sindacali aziendali.
Il compito del sindacalista è quello di battersi per migliorare le condizioni di chi lavora, senza guardare
in faccia a nessuno, di essere autonomo, di non cedere ai ricatti, bisogna credere nella giustizia sociale
ma, soprattutto, bisogna volere bene alle persone che si rappresentano.
Ecco essere autonomo è anche non cedere alla tentazione di difendere l’azienda pensando così di
tutelare i lavoratori, la parte datoriale non è necessariamente il nemico ma è pur sempre la
controparte, quando si parla di Eni parliamo di un azienda che sembra determinata al miglioramento
degli aspetti che riguardano salute ed ambiente ma è un compito quello dell’industria sostenibile che
tutte le grandi società devono traguardare per normative e certificazioni ed è davvero una bella
pubblicità per loro, ma tale non può rimanere ed allora alla dirigenza EniVersalis di Brindisi dopo anni di
posizioni industriali che hanno portato l’opinione pubblica ad un così evidente astio si deve richiedere
un impegno fattivo, e per volere bene alle persone rappresentate questo deve partire dai delegati
sindacali da cui ci si deve aspettare impegno e coinvolgimento in queste dinamiche.
Dalle aziende ci si deve aspettare che si allineino a certi standard propri dell’industria sostenibile a
livello ambientale, non è un paradosso ma un dovere, alla politica si deve chiedere un impegno
proattivo e non solo contrapposizioni, certi accadimenti non devono poter più esserci, non possiamo
pensare che questo tira e molla possa durare per altri 20 anni, chi la pensa così non ha idea di dove
andare né in termini di Lavoro né tantomeno in termini di Ambiente.

Ripartiamo subito da progetti che siano di lungo respiro, che guardino al futuro, che diano una nuova
missione allo stabilimento ed all’intera zona industriale proiettando il tutto in quello che il mondo deve
essere, progetti innovativi che allunghino la filiera dei prodotti oltre l’utilizzo fino allo smaltimento dei
prodotti stessi in un ciclo che pensi già al dopo perché non può esserci futuro solo con questa tipologia
di impianti e senza investimenti innovativi. Festeggiare il mantenimento dei posti di lavoro per qualche
anno è un retaggio che non ha prospettiva, il Sindacato oggi deve pensare al futuro e generare idee e
proposte che vadano nella direzione della piena occupazione del territorio pretendendo che l’industria
si integri in maniera sostenibile, perché il Lavoro deve essere sicuro in termini di Diritti, Salute, Ambiente
e Sicurezza.
Contrattazione inclusiva e Patto di Sito
C’è bisogno ripartire dai patti di Sito ed attuare un concreto piano di contrattazione inclusiva perché
è saltata agli occhi di tutti la mancanza di empatia nei confronti dei lavoratori dell’indotto, maestranze
della manutenzione, della pulitura, delle mense, dell’edilizia, dei trasporti e di tutto ciò che fa marciare
in sicurezza gli impianti, lavoratori che avevano timore anch’essi della perdita del posto di lavoro, anzi
a maggior ragione visto che erano in cassa integrazione per il rischio Covid19, probabilmente non molti
hanno pensato a quanto sia drammatico essere in cassa integrazione con stipendi che arrivano a
scendere fino alla metà di quel che si guadagna rispetto a quando si lavora regolarmente, l’egoismo
umano porta a pensare solo a se stessi ma in è inaccettabile sia successo ed in pochi, CGIL a parte,
hanno espresso vera vicinanza a questi Lavoratori.
La CGIL da tanto, con documenti ed azioni, sta tracciando la linea, ed anche l’ultima nota della Segreteria
FILCTEM-CGIL lNazionale “Un Patto a tre per fare ripartire il Paese” va in quella direzione riprendendo nel merito
lo spirito del PIANO del LAVORO e della CARTA dei DIRITTI ed affiancandosi alle recenti proposte della CGIL
“DALL’EMERGENZA AL NUOVO MODELLO DI SVILUPPO” come a livello Locale fa la CGIL di Brindisi con il suo
“Piano per il Territorio”
Ora c’è bisogno che tutto ciò venga percepito come priorità anche per il resto del Paese!
Non possiamo pensare che chi ha bisogno di lavorare per vivere debba scegliere tra lavoro e ambiente,
sono tempi in evoluzione che richiedono una forte determinazione al che il lavoro sia tutelato in tutti
i suoi aspetti e non solo sul salario ma anche sulla sicurezza e sulla salute, non possiamo più mettere
l’occupazione su di un piano differente rispetto a questi temi.

Luciano Quarta
Sinistra Sindacale in FILCTEM CGIL
Rappresentante Lavoratori FILCTEM CGIL Enipower nel Petrolchimico di Brindisi