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Business parcheggi Penna Grossa: “Se vince il M5S mi attacco al tram”
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Business parcheggi Penna Grossa: “Se vince il M5S mi attacco al tram”

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CAROVIGNO – Si arricchisce di dettagli poco edificanti la vicenda giudiziaria che ha travolto il Comune di Carovigno.  Il presunto condizionamento della campagna elettorale portato avanti da Andrea Saponaro, esponente della criminalità locale, che avrebbe dato vita a un mercimonio di voti e a pressioni sulla politica per riaprire il parcheggio privato della spiaggia di Penna Grossa, infatti, ha portato il Viminale a inviare una commissione d’inchiesta. Lo scopo è quello di verificare se le elezioni siano state inquinate da infiltrazioni mafiose: in caso affermativo, si procederebbe con lo scioglimento del Consiglio comunale.

L’invio della Commissione d’inchiesta è stato sollecitato dall’onorevole del M5S Anna Macina. E proprio il M5S viene chiamato in causa da Saponaro, preoccupato per una vittoria dei grillini alle comunali. Dall’intercettazione, infatti, emerge un dettaglio ulteriore rispetto al mero appoggio che sarebbe stato assicurato al candidato del centrosinistra Massimo Lanzilotti, ovvero una distribuzione di voti bipartisan, in modo tale da poter raggiungere il proprio obiettivo chiunque fosse il vincitore.

“Una gamba la devo tenere con quelli e una gamba la devo tenere con Lanzilotti. Quei pochi voti che ho – dice Saponaro nel corso dell’intercettazione – adesso li sparpaglio. Che devo fare… Almeno faccio vedere… Un poco ad uno ed un poco all’altro, e chi vince, ho vinto pure io, che devo fare…”.

Di certo, secondo Saponaro, chi non gli avrebbe dato quello che cercava era il M5S, la cui vittoria per Saponaro avrebbe significato la fine di ogni speranza di tornare a fare affari d’oro con il parcheggio: “Se poi vogliono vincere i 5 Stelle mi devo attaccare al tram”, afferma eloquentemente Saponaro nella telefonata intercettata.