Home Politica San Pietro, sul Ninetto Melli salta l’intesa tra maggioranza e opposizione. Il sindaco invia diffida ad Asl e Regione.
San Pietro, sul Ninetto Melli salta l’intesa tra maggioranza e opposizione. Il sindaco invia diffida ad Asl e Regione.
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San Pietro, sul Ninetto Melli salta l’intesa tra maggioranza e opposizione. Il sindaco invia diffida ad Asl e Regione.

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Doveva essere il consiglio monotematico capace di partorire un documento condiviso ed invece cosi non è stato. Il documento della maggioranza infatti, è stato presentato mezz’ora dall’inizio del consiglio, senza essere condiviso né con la minoranza né con i sindacati, rappresentati da Antonio Macchia per la CGIL e Antonio Licchello per la UIL. Assente la CISL cosi come il direttore generale Giuseppe Pasqualone.
Presenti invece il comitato cittadino “salviamo il N.Melli” con la presidente Patrizia Elia e il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti che seppur non invitato, ha voluto assistere, tra il pubblico, alla discussione.

Il consiglio aveva l’obiettivo di unire le forze politiche e sociali di San Pietro per risolvere i problemi relativi al piano di riordino ospedaliero varato dalla Regione Puglia. Lo stesso prevede la riconversione dell’ex Ospedale Ninetto Melli in PTA, all’interno del quale sarà presente un Ospedale di comunità (16 posti letto), 80 posti per RSA e diversi servizi ambulatoriali. Nella stessa struttura sarà collocata anche la REMS.

Il documento presentato dalla maggioranza, oltre che ripercorrere la storia politica e amministrativa dell’ex Ospedale, punta a “diffidare” Asl e Regione Puglia “affinché attivi il PTA ed in particolare l’Ospedale di Comunità, inserendo anche i 6 posti di pediatria inizialmente previsti; tutti gli ambulatori e le sale operatorie con tutte le prestazioni di day surgery mediche e chirurgiche previste nel piano”. In caso di mancato riscontro si prevede di avviare ogni iniziativa giudiziaria a tutela del diritto alla salute dei cittadini. Nel documento si chiede anche di collocare la REMS presso il PTA Di Summa o presso altra struttura ritenuta idonea.

Diverse premesse ma analoga conclusione il documento presentato dalla consigliera Alessandra Cursi che, pur condividendo l’azione della diffida, ha stigmatizzato, assieme agli altri consiglieri di opposizione, il modus operandi della maggioranza, lamentando la difficoltà di votare un corposo documento senza avere il giusto tempo per analizzarlo.

Un’altra proposta, che ha ricevuto i soli voti favorevoli dell’opposizione, è stata presentata dal consigliere del Partito Democratico Salvatore Mariano che ha chiesto l’attivazione di un pronto soccorso per i codici verdi e gialli, di ampliare l’assistenza domiciliare integrata, di potenziare le strutture residenziali e avviare le specialistiche ambulatoriali abbattendo cosi le lunghe liste d’attesa.

È stata la consigliera del M5S Selena Nobile invece a chiedere di rinviare la discussione in commissione, alla presenza dei sindacati, per elaborare un documento realmente condiviso. La stessa Nobile, assieme al consigliere regionale Bozzetti, hanno definito la diffida “la solita propaganda di colui che aveva tempi e posizione per gestire con maggiore oculatezza un problema del territorio che invece ha trascurato. Non avendo un cronoprogramma definito, non è ben chiaro cosa voglia diffidare il sindaco”.

Sia Mariano che Nobile inoltre hanno insistito sulla gestione pubblica, viste le numerose voci che vorrebbero affidare il PTA a fondazioni private.

Il documento presentato dal sindaco è stato approvato con i voti favorevoli della sola maggioranza e del consigliere della Lega Ruggero Polito. Per l’ennesima volta dunque, anche su un argomento che dovrebbe trovare una posizione univoca, la politica sanpietrana continua a dividersi.

Luigi Epifani