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FP CGIL su lotta al precariato e internalizzazione dei servizi ASL BR
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FP CGIL su lotta al precariato e internalizzazione dei servizi ASL BR

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BRINDISI – La Funzione Pubblica CGIL Brindisi vuole condividere con la ASL BR una nuova stagione riformista che sappia mettere al centro della propria azione il buon governo delle Politiche del Personale e la lotta a tutte le forme di esternalizzazione dei Servizi Sanitari che, per onestà intellettuale, si deve dare atto come l’attuale Direzione Strategia abbia sempre privilegiato la gestione diretta degli stessi servizi. Il “buon Governo” di questi progetti assumerebbe, tra l’altro, un valore aggiunto attesa la grave emergenza sanitaria che rischia di far implodere le strutture ospedaliere. Ma il punto è proprio questo: stabilizzare in prospettiva i rapporti di lavoro di tutti i precari, dare continuità lavorativa al personale in servizio, assumere personale e affidare la gestione dei servizi esternalizzati negli anni alla mano pubblica.

Questi sono gli snodi principali da cui partire per affrontare nel migliore dei modi la “crisi pandemica” nei sistemi sanitari. Ma andiamo per ordine.
POLITICHE DEL PERSONALE.
Il perdurare dell’emergenza correlata all’epidemia da Covid – 19, che acuisce l’atavica carenza di personale nelle strutture sanitarie della ASL BR, in primis P.O. “Perrino”, impone scelte urgenti e non più differibili:
• PROROGA CONTRATTI DI LAVORO. E’ necessario prorogare tutto – TUTTO – il personale precario (ad oggi solo il personale infermieristico è stato opportunamente prorogato) fino al raggiungimento dei 36 mesi. Sarà compito del Governo poi – così come chiede la FP CGIL – individuare un nuovo percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno e stanno, oltretutto, rischiando la propria vita per garantire le prestazioni sanitarie durante l’emergenza sanitaria;
• ASSUNZIONI STRAORDINARIE. Risulta imprescindibile avviare un programma assunzionale straordinario di cui al D.L. 14, 18 e 34/2020 per affrontare al meglio l’emergenza sanitaria che rischia altrimenti di far collassare l’intero sistema sanitario territoriale.
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INTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI.
L’esperienza fatta in questi anni dalla Regione Puglia e, quindi, dalla ASL BR di internalizzare una serie di servizi sanitari, per ultimo il servizio emergenza/urgenza 118 che sta per determinarsi, ha dato esiti positivi rendendo merito alla Direzione Generale che ha accelerato tali percorsi, ma ora è fondamentale risolvere alcune criticità sopraggiunte in un servizio già internalizzato e definire il processo già avviato affidando alla ASL BR, tramite la propria società in house sanitaservice, la gestione diretta di altri servizi. In sostanza, è opportuno intervenire sui seguenti servizi:

PULIMENTO e SANIFICAZIONE. La vertenza che vede coinvolti i Lavoratori di questo servizio che rischia di essere esternalizzato in virtù di una sentenza del Consiglio di Stato deve essere immediatamente risolta, assumendo decisioni urgenti e non più differibili che custodiscano tutto il personale coinvolto. La soluzione può essere quella – se non è legislativamente possibile non affidare all’esterno tale servizio – di collocare alle medesime condizioni giuridiche ed economiche i lavoratori in altri servizi operativi della sanitaservice ASL BR;

SERVIZIO ADI. L’attuale Progetto Sperimentale Gestionale in Partenariato Pubblico Privato (PPP) si ritiene che abbia fatto il suo tempo e , soprattutto, si reputa importante che un servizio “CORE” che garantisce i LEA come il Servizio ADI, debba essere gestito direttamente dalla ASL BR anche per potenziare e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Del resto, le risorse che vengono annualmente erogare agli Enti gestori sono cospicue al punto da non avere dubbi anche sul piano meramente economico sulla opportunità di gestire da parte della ASL BR il servizio ADI nell’ottica di una buona riconversione e riqualificazione della spesa sanitaria. Infatti, se si vuole uscire dal cono d’ombra delle politiche ospedalocentriche bisogna puntare con decisione sui Servizi Territoriali, sulla Medicina Territoriale, ed in particolar modo organizzare al meglio l’Assistenza Domiciliare Integrata. In uno scenario caratterizzato dal progressivo invecchiamento della popolazione, da un parallelo aumento dei suoi bisogni, dal consolidamento di modelli di cura centrati su patologie croniche e dalla scarsità delle risorse economiche emerge chiaramente la necessità del sistema di riorganizzare l’offerta sanitaria sviluppando un modello organizzativo che de –ospedalizzi la domanda di salute, per mitigare, quindi, il ricorso ai ricoveri e alle cure inappropriate. Pertanto, la Assistenza Domiciliare Integrata deve essere – ribadiamo definitivamente – gestita dalla ASL BR.
STRUTTURE RIABILITATIVE PSICHIATRICHE. I lavoratori impegnati ad assicurare le migliori prestazioni a questa “particolare utenza” aspettano da anni che il servizio riabilitativo della salute mentale venga – come sta accadendo ad altri servizi – internalizzato e non comprendono per quale “strano” motivo tutte o quasi le articolazioni aziendali vengano gestite ormai dalla ASL BR ad eccezione della salute mentale che dovrebbe invece avere per una serie di ragioni facilmente intuibili la priorità ad essere internalizzata. C’è da aggiungere, poi, che tutte le cooperative che gestiscono tali strutture non hanno MAI espletato nessuna gara pubblica per l’affidamento/gestione delle medesime, con implicazioni di varia natura di cui si è già avuto modo di segnalare alla ASL BR.
In definitiva, si chiede un urgente incontro alla S.V. utile a condividere un programma aziendale che possa traguardare a breve quanto sopra rappresentato, provando a contemperare una giusta riorganizzazione complessiva del sistema sanitario pubblico nella nostra Provincia che cancelli qualsivoglia impronta privatistica del sistema , dando concretezza ad una nuova stagione di diritti e benessere collettivo che dia prospettiva e futuro a DONNE e UOMINI che assicurano il funzionamento dei servizi sanitari in una grave situazione di precariato e insicurezza dai risvolti sociali. È una sfida, un obiettivo che vale la pena condividere tutti insieme Forze Sociali e ASL: “SE NON ORA QUANDO …”?

Pancrazio Tedesco FP CGIL