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San Pietro, i rappresentanti sindacali: “In questo manicomio succedono cose da pazzi”
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San Pietro, i rappresentanti sindacali: “In questo manicomio succedono cose da pazzi”

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I rappresentanti sindacali Guido Massari e Pasquale Cattolico, in un comunicato diffuso il 4 Novembre u.s. hanno replicato alla lettera inviata dal sindaco ai dipendenti alle ore 23:59 del 1 Novembre.

“I lavoratori devono sapere che, dopo ben quattro richieste di convocazione della delegazione trattante da parte delle sottoscritte sigle sindacali, finalmente arrivava una convocazione per il 29 Ottobre in cui si sperava di ascoltare di essere arrivati alla fine del percorso della ricostruzione dei fondi. Invece, il Presidente della delegazione trattante segretario generale Dott. Pierluigi Cannazza comunicava di non riuscire da solo a chiudere il percorso della ricostituzione dei fondi nemmeno per la fine dell’anno in corso.”

Per questo motivo il sindaco Pasquale Rizzo ha inteso revocare il procedimento al segretario per affidarlo alla Dott.ssa Tafuro. Una soluzione che per i rappresentanti sindacali è un “ritorno alle origini”, visto che si affida la “responsabilità agli stessi funzionari dichiaratisi sino ad ora incompatibili.”

Era il 2019 infatti quando la Dott.ssa Tafuro e il responsabile del servizio finanziario Dott.ssa Simone avevano espresso la propria incompatibilità nell’espletamento del procedimento in quanto parti in causa. Motivo per il quale il sindaco decise di affidarlo all’ex segretario Avv. Alemanno.

“La verità – spiegano gli RSU – è che la costituzione dei fondi spetta alla parte pubblica che, nel corso  degli anni, non ha saputo dare gli indirizzi politici oppure non ha saputo controllare l’esecuzione delle direttive impartite, tant’è che non sono mai stati adottati nel corso degli anni i dovuti provvedimenti per le inadempienze che ci hanno condotto qui. In data 28 Ottobre l’ennesimo dipendente comunale ha vinto ancora la causa contro il Comune e questa volta il Giudice del Lavoro ha chiaramente detto, riferendosi alla transazione di cui tanto si parla, che il famoso accordo è inefficace poiché l’amministrazione non ha rispettato gli accordi presi.
A questo proposito – concludono le sigle sindacali – si ricorda a tutti che tante risorse economiche sono state già spese sia per la ricostruzione dei fondi con i supporti esterni, sia per le spese legali a cui è stato condannato il Comune e per gli incarichi legali esterni conferiti.”

A distanza di cinque anni dunque sembra essere lontana una conclusione positiva della vicenda.

Luigi Epifani