Home Economia e lavoro ADI-SAD, il Cobas: “L’Asl vuole dal Comune il 50%”. L’amministrazione ha detto bugie quindi?
ADI-SAD, il Cobas: “L’Asl vuole dal Comune il 50%”. L’amministrazione ha detto bugie quindi?
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ADI-SAD, il Cobas: “L’Asl vuole dal Comune il 50%”. L’amministrazione ha detto bugie quindi?

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BRINDISI – L’amministrazione comunale dapprima aveva assicurato che l’assistenza domiciliare se la sarebbe accollata interamente la Asl, poi di recente ha parlato di un contributo da offrire all’Asl di circa 200.000 euro, mentre adesso il Cobas parla di una richiesta da parte dell’Asl di un contributo per il 50% del totale. Ricordiamo che nel Piano di riequilibrio l’Amministrazione comunale aveva azzerato gli stanziamenti per i due servizi e che il commissario ad acta ha confermato questa linea. Di seguito la nota del Cobas.

Il Sindacato Cobas ritorna  a chiedere sostegno alla Prefettura di Brindisi nella giornata di Martedì  15 Dicembre  a partire dalle ore 8,30  in Piazza Santa Teresa realizzando   un sit in  delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio della assistenza domiciliare ADI e SAD su cui pende la decisione del Comune di Brindisi di sospendere le attività dei 40 dipendenti a partire dall’ 1 Gennaio 2021 .

Il Cobas aveva incontrato  nella giornata del sit in dell’ 1 Dicembre   la dottoressa Olivieri della Prefettura di Brindisi da cui   aveva ricevuto  l’impegno  a sostenere presso gli Enti interessati , Comune ed ASL,  la  necessità dello svolgimento  di un incontro rimandato da mesi.

 Questo incontro  in prefettura  secondo noi può  mettere fine ad una vertenza che dura da un anno  che verte sul passaggio della gestione del servizio della assistenza domiciliare dal Comune  di Brindisi alla Asl; sempre all’interno dei piani dell’ambito di zona che comprende i Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni.

Sappiamo che la situazione è precipitata con la decisione di far redigere il bilancio comunale ad un Commissario Prefettizio .

Questo bilancio  prevede quello che era  contenuto nel piano di predissesto economico dello scorso anno , in buona sostanza la chiusura di ADI e SAD .

Le difficoltà del bilancio unitamente alla decisione del direttore generale della ASL ,Giuseppe Pasqualone , di chiedere al Comune di Brindisi la certezza di ricevere il  in caso di accordo  il 50% delle spese che si andranno a sostenere rappresentano certamente un grave pregiudizio alla soluzione del problema .

Per questo ritorniamo alla Prefettura di Brindisi dove nell’incontro che sosteniamo di avere con Comune e ASL si possano smussare gli angoli di una situazione che rischia di travolgere lavoratori ed istituzioni.

Per il Cobas Roberto Aprile