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Europa Verde: “Condividiamo fovorevolmente l’apertura di un confronto pubblico sull’ubicazione del serbatoio di GNL nel porto”
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Europa Verde: “Condividiamo fovorevolmente l’apertura di un confronto pubblico sull’ubicazione del serbatoio di GNL nel porto”

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BRINDISI – Il territorio brindisino è stato per anni martoriato dall’attività delle industrie pesanti e inquinanti, oltre che sottoposto a costante ricatto occupazionale. Si impone quindi una riflessione sul destino economico della città e sullo sviluppo del porto, area strategica di rilancio economico di Brindisi e non solo.

Per questo noi di Europa Verde Brindisi apprezziamo e condividiamo favorevolmente l’apertura ad un incontro pubblico, peraltro già da noi medesimi richiesto nel comunicato stampa dello scorso 11/10/2020, sull’eventuale ubicazione del serbatoio di GNL nel porto di Brindisi.

Trattandosi di decidere quale città lasceremo in eredità alle future generazioni, tale riflessione progettuale deve coinvolgere, oggi più che mai, tutta la cittadinanza e beneficiare del tempo necessario per le opportune valutazioni di concerto con tutti gli attori coinvolti.

Tuttavia, riteniamo che il deposito costiero di GNL proposto dalla società Edison S.p.A non debba essere costruito nel sito di Costa Morena Est, ma eventualmente in luogo più adatto. La costruzione di detto deposito priverebbe il porto di Brindisi di una banchina operativa, oltretutto infrastrutturata, causando un gravissimo danno all’attività portuale. Oltre ad occupare ampi spazi alla radice del piazzale commerciale della banchina, questa sarebbe inibita del tutto ad altro uso, precludendo qualsiasi traffico futuro anche in vista del piano relativo alla Zona Economica Speciale (ZES). Infatti, grazie a cospicui investimenti pubblici, il porto di Brindisi sarà, al termine dei lavori di raccordo alla rete ferroviaria, uno dei pochi a permettere l’interscambio di merci tra nave e treno con un notevole risparmio di tempo per il trasporto dei beni, che in poche ore si sposterebbero tra il cuore del Mediterraneo e il centro/nord dell’Europa. Non possiamo non ignorare queste opportunità di sviluppo della zona portuale, opportunità che porterebbero a maggiori benefici in termini occupazionali, economici e, di conseguenza, sociali.

La costruzione, viceversa, di un serbatoio in quel luogo porterebbe sì lavoro per il tempo della sua realizzazione, ma solo poche decine di persone altamente specializzate manterrebbero la propria posizione e continuerebbero a lavorare.

Del resto, ancora oggi, resta sconosciuto il piano di sicurezza del progetto di Edison S.p.A. per la realizzazione del deposito nell’area individuata, dato che la banchina di Costa Morena Est si trova in piena area industriale e dista pochi chilometri in linea d’aria dai quartieri abitati Perrino, Centro e Casale.

L’aver escluso finora cittadini, comitati e associazioni, dalla partecipazione alla presentazione del progetto manifesta chiusura verso le istanze e le esigenze del territorio. Noi di Europa Verde Brindisi crediamo in una reale politica partecipata e difendiamo la presenza dei cittadini in tutte le manifestazioni pubbliche, soprattutto se riguardano il futuro della città.

EUROPA VERDE BRINDISI