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FdI interviene sulla vicenda Restinco
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FdI interviene sulla vicenda Restinco

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BRINDISI – Con il presente comunicato si intende rendere noto ai cittadini di Brindisi, con la massima obiettività, quello che accade ormai da anni, e non per ultimo ieri, nel Centro di Restinco.

“Per i non addetti ai lavori, Restinco è composto da due complessi distinti e separarti sia logisticamente che giuridicamente”, chiarisce Il responsabile regionale del Dipartimento, Teodoro CARLOMAGNO.

“Nel primo sono “accolti ed ospitati” ( o almeno così era nel periodo precovid) gli immigrati che, avendo fatto richiesta di “asilo”, permangono in attesa da parte dei competenti uffici che la loro posizione sia regolarizzata con il rilascio di un permesso di soggiorno; nell’altro sono invece “trattenuti” ( e quindi contro il loro volere) i cittadini extracomunitari che su tutto il territorio nazionale vengono rintracciati perché possa essere avviata e portata a compimento nei loro confronti la procedura di identificazione ( si, di identificazione, ovvero l’attribuzione di un nome e cognome… perché per noi poveri mortali, avere un nome, un cognome ed un codice fiscale fin dalla nascita è la normalità….per altri una eccezione…) e di espulsione, ovvero di accompagnamento alla frontiera. Questo è in pillole il Cara/cpr di Restinco”, conclude.

“Orbene, è in tale contesto, anche di differenziazione culturale, che quotidianamente il personale delle società di logistica e le forze dell’ordine si trovano ad operare sinergicamente, e ad affrontare le più diverse difficolta nel centro: è di tutta evidenza che il contesto richiede esperienza e preparazione per la estrema fragilità degli equilibri in gioco, soprattutto all’interno del CPR ove frequentissime sono la manifestazioni di dissenso che si estrinsecano con incendi e attacchi agli operatori e alle forze di polizie preposte, e non solo a Brindisi” aggiunge Cesare MEVOLI, Responsabile Regionale .

A fronte di tutto ciò……operatori che lavorano per 200 euro al mese e forze di polizia quasi sotto assedio…infatti è dell’altra notte la notizia dell’ennesimo incendio e devastazione da parte dei trattenuti del CPR..

Questo comunicato stampa ha voluto evidenziare più che la cronaca ( ormai nota, e che lasciamo ai professionisti dell’informazione) il contesto nel quale , in un mix micidiale, si originano le cause e gli effetti del malessere generale di tutti: degli immigrati, che vengono illusi dai trafficanti di carne umana a venire sin qui, e che dopo innumerevoli peripezie, hanno due sole possibilità: restare, se ne hanno diritto, ma in un contesto difficile economicamente, e che potrà offrire solo una vita ai margini, o la vita in clandestinità, ostaggio di lavoro nero e/o criminalità, con l’angoscia della cattura, e della reclusione in un cpr in attesa del respingimento; degli operatori, che chiedono, oltre che la salvaguardia del loro posto di lavoro, il rispetto delle loro professionalità; e delle forze dell’ordine, spesso impotenti di fronte ad aggressioni, risse etniche, autolesionismo e danneggiamenti.

“Questa, in sintesi, la realtà del fenomeno immigrazione, al quale FdI da sempre oppone un’unica logica soluzione: blocco navale, rimpatrio immediato di chi non ha diritto a restare, ed un serio piano di interventi della UE per aiutare queste persone a casa loro”, conclude MEVOLI .

Cesare MEVOLI

Responsabile Regionale

Teodoro CARLOMAGNO

Responsabile Provinciale