Home Cronaca Porto, la Soprintendenza preannuncia azioni legali nei confronti di D’Attis: “Accuse assolutamente infondate”
Porto, la Soprintendenza preannuncia azioni legali nei confronti di D’Attis: “Accuse assolutamente infondate”
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Porto, la Soprintendenza preannuncia azioni legali nei confronti di D’Attis: “Accuse assolutamente infondate”

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BRINDISI – Nel precisare che ci si è limitati a riportare le dichiarazioni dell’Onorevole D’Attis, che nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri ha sottolineato che si assumeva la responsabilità di quello che stava affermando, e che la frase “Ecco a che serve un parlamentare brindisino” inserita nel titolo sottolineava semplicemente la positiva attenzione di un parlamentare per le vicende portuali brindisine attraverso azioni legislative e ispettive ad ampio spettro, ribadiamo – come già fatto privatamente alla Soprintendente Piccarreta – la massima disponibilità nell’accogliere rettifiche o repliche rispetto alle accuse (pesanti, come sottolineato nell’articolo di ieri) avanzate dall’Onorevole D’Attis. Riportare quanto dichiarato in una conferenza stampa rientra nel diritto di cronaca, non significa condividere ogni singola parola.

Di seguito la nota inviataci dalla Soprintendenza.

In riferimento all’oggetto, nella giornata di ieri 14 gennaio u.s. sul sito internet e la pagina Facebook di codesta testata sono stati pubblicati e condivisi articoli privi di alcun fondamento, e di cui si chiede l’immediata rettifica ai sensi della normativa vigente (Legge 47/1948).
In particolare, nel riportare il contenuto della conferenza stampa tenuta dall’On.D’Attis, durante la quale sono state avanzate accuse gravissime nei confronti del Soprintendente, arch. Maria Piccarreta, e di cui l’onorevole sarà invitato a rispondere nelle opportune sedi. L’ora di Brindisi ha fatto proprie le posizioni assolutamente infondata espresse in seno a suddetto incontro (All.1), senza instaurare preventivamente alcun tipo di dibattito con questa Soprintendenza né tanto meno aver verificato 1’attendibilità di quanto dichiarato. Non compete ad una Istituzione statale, qual è la Soprintendenza, ricordare che nel Testo Unico dei doveri del giornalista approvato dal Cnog, l’art. 9, ovvero “1 doveri in tema di rettifica e di rispetto delle fonti”. Al punto 2 e 7, stabilisce che il giornalista non dà notizia di accuse che possano danneggiare la reputazione e la dignità di una persona senza garantire opportunità di replica. Nel caso in cui ciò si riveli impossibile, ne informa il pubblico: non omette fatti, dichiarazioni o dettagli essenziali alla completa ricostruzione di un avvenimento.
Si rimane pertanto in attesa di quanto richiesto.