Home Cultura SanPa: il capolavoro che disorienta il Paese dei Guelfi e dei Ghibellini
SanPa: il capolavoro che disorienta il Paese dei Guelfi e dei Ghibellini
0

SanPa: il capolavoro che disorienta il Paese dei Guelfi e dei Ghibellini

0

Mimmo Lucano e Vincenzo Muccioli: due comuni cittadini che dal nulla hanno intuito e costruito modelli di accoglienza sopperendo all’assenza dello Stato. Dietro a San Patrignano e Riace c’è tutto il genio, tutta la capacità di essere straordinari nell’emergenza degli italiani; c’è l’Italia, con le sue luci e le sue ombre. Ma soprattutto c’è il dilemma se per salvare una vita sia giusto forzare, violare o disapplicare le leggi e se le leggi vigenti siano adeguate a salvare vite umane in fuga dall’inferno: sia esso un Paese straniero, sia esso la mente umana. Nella zona grigia lasciata dallo Stato, niente è bianco, niente è nero.

La serie Netflix SanPa è uno dei racconti epici più belli che si ricordino. Un capolavoro capace di narrare meravigliosamente una vicenda dalle innumerevoli questioni etiche, morali, giuridiche irrisolte e forse irrisolvibili. Nell’Italia dei Guelfi e dei Ghibellini, la straordinaria vicenda di Muccioli solletica la nostra irrefrenabile voglia di tifare, e la docu-serie è magistrale nell’instillare dubbi, nel restare equidistante tra il bianco e il nero, limitandosi ad armare a dovere la pistola delle sentenze costantemente impugnata dagli italiani.

Nell’epoca in cui si fa fatica a trovare qualcuno che ci ascolti, è impossibile non farsi stregare da chi ha dedicato anima e corpo alla salvezza del prossimo, qualunque fosse la ragione sottesa. Ed è altrettanto impossibile non porsi quesiti sulla deriva del modello San Patrignano, col tempo divenuto sempre più simile all’esperimento di Standford. Oppure interrogarsi su chi sia realmente Muccioli quando lo si sente nella registrazione audio suggerire al suo scudiero Delogu di ammazzare un testimone di un omicidio consumato nella struttura di San Patrignano iniettandogli una dose di eroina. Da salvatore a carnefice, insomma, il passo è breve. Di sicuro, però, senza di lui la storia di quelle migliaia di zombie, delle loro famiglie e dell’Italia sarebbe stata diversa. Peggiore o migliore? Peggiore. Senza alcun dubbio.