Home Economia e lavoro Porto Pontile a briccole, il Ministero: “Non introduce modifiche al Piano regolatore portuale”. Otto mesi fa Rossi brandiva il sequestro: “Vi bocciano tutti i progetti, come mai?”. Ma i progetti, dopo anni di veti, sono stati tutti accolti…
Pontile a briccole, il Ministero: “Non introduce modifiche al Piano regolatore portuale”. Otto mesi fa Rossi brandiva il sequestro: “Vi bocciano tutti i progetti, come mai?”. Ma i progetti, dopo anni di veti, sono stati tutti accolti…
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Pontile a briccole, il Ministero: “Non introduce modifiche al Piano regolatore portuale”. Otto mesi fa Rossi brandiva il sequestro: “Vi bocciano tutti i progetti, come mai?”. Ma i progetti, dopo anni di veti, sono stati tutti accolti…

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BRINDISI – “Il Provveditorato per le opere pubbliche ha dichiarato che il pontile a briccole non è conforme al Prp. Patroni Griffi convochi il comitato di gestione e lo convinca che l’opera è un Adeguamento tecnico funzionale, dopodiché chieda al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di esprimersi. In questi anni piovono sequestri nelle aree portuali, e qualcuno dovrà rispondere di questa situazione. L’Autorità portuale presenta progetti bocciati da tutti (i progetti, con ritardi di anni dovuti a una scarsa collaborazione tra enti, per usare un eufemismo, sono stati tutti accolti, ndr). Non ci possono essere una serie di Atf, ma al massimo solo una. Serve un nuovo Prp. Se si realizza il pontile a briccole, ci sarà il sequestro dell’area”. Così Riccardo Rossi il 28 luglio 2020, quando il Comune proprio non voleva esprimere il parere di non contrasto urbanistico dell’opera agli strumenti urbanistici vigenti, perché era convinto che la realizzazione del pontile fosse illegittima, tanto da poter essere sequestrato un minuto dopo l’inizio dei lavori. Sta di fatto che 8 mesi dopo, il Ministero ha detto quello che sosteneva l’Autorità portuale da tre anni, valutando positivamente il progetto del pontile a briccole e spiegando, in linea con quanto sostenuto dall’Autorità Portuale, che:

– è finalizzato esclusivamente al miglioramento delle condizioni di sicurezza durante lo svolgimento delle attività di carico/scarico delle imbarcazioni attraccate;

– non introduce alcuna modifica alla funzione del PRP, confermando la tipologia di traffico esistente;

– non causerà un incremento delle emissioni atmosferiche ed acustiche da parte delle navi, in quanto non varia il numero degli accosti e la tipologia delle navi che possono essere ormeggiate;

– vista la distanza delle aree SIC dal sito d’intervento, non appare in contrasto con la conservazione delle stesse;

– prevede la messa in atto di misure di mitigazione e controllo dei possibili effetti sull’ambiente.