Home Politica Tari: i nodi verranno al pettine, come per il resto. Serra rischia di avere ragione per l’ennesima volta…
Tari: i nodi verranno al pettine, come per il resto. Serra rischia di avere ragione per l’ennesima volta…
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Tari: i nodi verranno al pettine, come per il resto. Serra rischia di avere ragione per l’ennesima volta…

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BRINDISI – La questione è chiara: non c’è alcuna riduzione della Tari collegata a razionalizzazioni dei costi o a migliorie strutturali del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti. Il Piano economico-finanziario del Comune continua a scontare i problemi di sempre (mancanza di impianti, alto costo del personale del gestore, mancato raggiungimento degli obiettivi nella differenziata, ecc) e per il 2021 risulta meno gravoso per i cittadini grazie alle iniezioni del Governo; insomma, grazie al Covid. Superata la contingenza del periodo, dunque, verrà fuori un quadro che già dal prossimo anno rischia di risultare fortemente impattante sui conti del Comune e quindi dei cittadini.

Si continuano infatti ad accumulare disavanzi (sarà questo – come insinua il Consigliere Oggiano – il motivo per cui, a differenza del previsionale, il consuntivo non è ancora transitato dalla Giunta?) e ad appesantire il Piano di riequilibrio con spalmature dei maggiori costi dei servizi. Lo scorso anno è stato così, con il costo del servizio di igiene urbana che è risultato superiore per circa due milioni di euro rispetto a quanto preventivato. Sarà così anche quest’anno, con Ecotecnica che già a marzo (non a giugno come il Comune) ha presentato ad Ager un Pef di circa due milioni di euro più alto rispetto alle cifre indicate dal Comune? Ma poi, viene da chiedersi: come mai avvengono queste discrasie così marcate?

Sembra di essere tornati al periodo in cui alla BMS venivano affidati incarichi a chiamata (pratica alla quale si è posto un definitivo freno con l’avvento del commissariamento targato Giuffrè-Danzì) e alla resa dei conti le richieste economiche della partecipata risultavano sistematicamente più esose rispetto a quanto indicato dal Comune; pratica dalla quale ne conseguivano interminabili contenziosi.

Ora, non sarà questo il caso, ma la suggestione è forte.

Per tutti questi motivi, pertanto, quella delibera non avrebbe dovuto trovare l’appoggio delle opposizioni, perché quella riduzione getta fumo negli occhi e non consente di vedere nitidamente dove si sta andando a sbattere. Possibile l’abbiano compreso solo i 5 Stelle? Possibile che il centrodestra, che con un emendamento ha proposto di postdatare l’approvazione della delibera Tari così da attendere il Pef di Ager e comprendere come stiano realmente le cose, alla fine abbia ceduto alle lusinghe dell’approvazione di una delibera che sancisce fortuiti risparmi per l’oggi e non chiarisce i dubbi su possibili salassi per i cittadini in un futuro prossimo?

Sarà il tempo a stabilire se Serra dica frottole e non sappia leggere le delibere come sostiene il Sindaco o se la realtà – ancora una volta – darà ragione a ai 5 Stelle e torto a Rossi.