Home Politica “Il Centro sarà a misura di universitari, possibilità anche per il Capannone Montecatini”: tante cose scritte sull’acqua, non resta che fidarsi
“Il Centro sarà a misura di universitari, possibilità anche per il Capannone Montecatini”: tante cose scritte sull’acqua, non resta che fidarsi
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“Il Centro sarà a misura di universitari, possibilità anche per il Capannone Montecatini”: tante cose scritte sull’acqua, non resta che fidarsi

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BRINDISI – Stamani è stato presentato il progetto di riqualificazione della parte del Centro abbracciata dal Seno di Levante, che ha ottenuto un finanziato ministeriale da 14,6 mln di euro. Questo progetto è giunto al 67° posto e trova copertura nei 3,2 miliardi già stanziati. Gli altri due progetti presentati dal Comune, riguardanti Sant’Elia e il Perrino, sono stati indicati come ammissibili a finanziamento ma, dato che si sono classificati al 219° e 229° posto, si dovrà sperare e attendere che il Governo stanzi un altro miliardo per poter realizzare tutti e 271 i progetti ammessi.

La soddisfazione del Sindaco e degli assessori, comunque, è elevata perché hanno spiegato che gli enti che si sono piazzati nelle posizioni migliori (meglio di Brindisi hanno complessivamente fatto, tra gli altri, Foggia, Trani, Taranto, Andria) si sono affidati ad “architetti strapagati” mentre il Comune di Brindisi ha fatto tutto con risorse interne e attraverso una convenzione con gli ordini professionali.

Se realmente dovessero essere finanziati tutti e tre i progetti, si potrebbe contare su oltre 43 milioni di euro, ai quali andrebbero aggiunti i circa 13 mln per la riqualificazione del Capannone Montecatini e del waterfront, progetto ammesso a finanziamento ma al momento senza copertura finanziaria, anche se il Sindaco ha informato che anche in questo caso da Roma giungono notizie confortanti sulla possibilità che vengano finanziati altri progetti ammessi.

Speriamo sia davvero così, perché ancora attendiamo le promesse dei vari ministri sui 250 mln di fondi Cis.

Di certo al momento ci sono i soldi per rigenerare una parte periferica del Centro e trasferirvi l’università, sperando che Brindisi, un giorno, possa diventare sul serio città universitaria.