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Barocco Festival Leonardo Leo: a San Vito il rituale dei banchetti in musica e danze
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Barocco Festival Leonardo Leo: a San Vito il rituale dei banchetti in musica e danze

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SAN VITO – Il «Barocco Festival Leonardo Leo» prosegue il suo viaggio itinerante a San Vito dei Normanni domenica 12 settembre, alle ore 21, nel Chiostro dei Domenicani, con il concerto «Il Banchetto. I sensi travolti dalla musica, dalla danza, dal canto». L’«Ensemble Concentus» e la compagnia di danze storiche «Tempus Saltandi» faranno del piacere dei sensi il filo conduttore di un percorso musicale tra Umanesimo, Rinascimento e primo Barocco.

Ingresso con prenotazione e ticket – euro 3 – T. 347 060 4118. L’accesso e la fruizione del concerto saranno regolati secondo la vigente normativa in materia di contenimento del rischio Covid-19, in particolare riguardo all’uso della mascherina e al possesso del green pass.

La tradizione che definisce le caratteristiche del concerto come le conosciamo oggi risale al tardo Ottocento: il pubblico da una parte della sala ascolta in silenzio, musicisti dall’altra, spesso rialzati e bene in vista, nella loro uniforme da concerto. Tuttavia, cronache, iconografia e altri documenti fino a fine Settecento ci mostrano una realtà ben differente. Il pubblico era spesso disposto in maniera disordinata attorno ai musicisti, spesso in piedi, spesso intorno a tavoli, in conversazione, attorno a un banchetto. I programmi dei concerti testimoniano di rado il susseguirsi in maniera sequenziale e ordinata dei movimenti di una stessa sinfonia, concerto o suite.

Tra tutte le forme di fruizione della musica, una delle più diffuse era quella di accompagnare i banchetti e le feste, pratica molto diffusa, e molto antica, che si conserva ancora durante il periodo barocco in Italia. Gli interventi musicali erano spesso eseguiti da piccoli complessi costituiti prevalentemente da strumenti a fiato cui si aggiungevano strumenti ad arco, clavicembalo e tiorba. Un esempio di questa tradizione è nell’ultimo atto dell’opera Don Giovanni di Mozart, in cui il protagonista banchetta con l’accompagnamento di un Harmonie, gruppo di fiati, che suona diverse arie d’opera famose. La tradizione della musica da tavola è descritta in dettaglio già nel primo Seicento dal compositore e teorico Michael Praetorius.

Alla musica si aggiungeva la danza, dal momento che la dimensione dei sensi, quindi del corpo, era assimilata a quella dell’intelletto, e le feste diventavano un momento di protagonismo dei nobili, che rivaleggiavano tra loro nella grazia dei gesti e nell’agilità, sfoggiando abiti sontuosi, di impareggiabile eleganza. Pertanto, il maestro di danza divenne una figura professionale di riferimento per tutti gli spettacoli e le celebrazioni di Corte, come documentano, a partire dal 1450, i ricorrenti festeggiamenti in occasione dell’ingresso trionfale a Milano di Francesco Sforza. Giovanni Ambrosio, danzatore e coreografo del XV secolo, definiva la danza «un’arte che dona graziosa presenza, begli atteggiamenti, nobile portamento, soave andatura, movimenti sciolti e leggeri: il ballo è il nemico di ogni goffaggine». In quanto arte “piacevole e vantaggiosa”, la compagnia «Tempus Saltandi» ne ripropone lo spirito del tempo recuperando le memorie conservate nei manuali coreutici. Gli abiti indossati sono realizzati secondo le fogge della moda del tempo e le danze rigorosamente tratte dai testi dei maestri rinascimentali. Il programma del concerto prevede principalmente l’esecuzione di danze del tardo Cinquecento e primo Seicento: l’«Ensemble Concentus» fa rivivere l’ambiente curioso e divertente delle corti rinascimentali, ricreando un clima festoso, tipico di quella nobiltà che amava sollazzarsi con balli e scherzi, brindando a Bacco e Venere. Banchetti, musiche e danze segnavano un’estetica nuova per il tempo, che fu presto ritualizzata e trasformata in un fasto mondano per esprimere gioia di vivere e per sottolineare – e promuovere – il proprio status sociale.

• Domenica 12 settembre ore 21.00

Chiostro dei Domenicani • San Vito dei Normanni

IL BANCHETTO. I sensi travolti dalla musica, dalla danza, dal canto

Ensemble Concentus, compagnia di danze storiche Tempus Saltandi