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Buone notizie dal Consiglio comunale: conti in ordine e più servizi per i cittadini
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Buone notizie dal Consiglio comunale: conti in ordine e più servizi per i cittadini

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BRINDISI – Dal Consiglio comunale giungono notizie positive per i cittadini. La prima riguarda i conti pubblici, con il sindaco e l’assessore al Bilancio che hanno preannunciato un abbattimento del passivo nell’ordine di circa 12 milioni di euro in due anni. Dai 54 milioni di disavanzo registrato nel gennaio 2020, infatti, dopo l’approvazione del consuntivo 2021 la cifra scenderà a 42 milioni di euro. Un andamento estremamente positivo, che ha portato il consigliere di FdI, Massimiliano Oggiano, ad invocare una pubblica ammenda da parte della maggioranza per la scelta di aderire ad un Piano di riequilibrio economico-finanziario ventennale che «ha comportato tagli e conseguenti gravi problemi ai cittadini». Per questo, secondo il capogruppo di FdI «si sarebbe potuta stringere la cinghia» e «si sarebbero potute attivare le procedure ordinarie». Sta di fatto che la situazione attuale consente di valutare una modifica del piano pluriennale, magari modificando la durata dello stesso o cambiando l’entità della rata annuale (che adesso pesa per 2,7 milioni di euro). Tra le misure che probabilmente verranno adottate rientrano l’appostamento di risorse per il servizio di assistenza domiciliare integrata (cancellate nel piano originario) ed una modifica del piano delle alienazioni, a partire da valutazioni differenti sulle piscine comunali. Certo, i margini di manovra restano ristretti, soprattutto a causa di importanti procedimenti giudiziari ancora pendenti (del valore di circa 200 milioni di euro) che non consentono di alleggerire il fondo contenziosi.

Altra notizia positiva è rappresentata dall’approvazione della modifica del regolamento delle entrate comunali. «È stata aumentata – ha spiegato il primo cittadino – da 5mila a 70mila euro la soglia per rateizzare i debiti nei confronti del Comune (Tari, Imu, condoni, sanatorie, sanzioni) senza la presentazione di una polizza fideiussoria. Tale aumento garantirà praticamente a tutti i cittadini di Brindisi procedure estremamente semplificate, senza dover affrontare gli onerosi costi della polizza per accedere ai piani di rateizzazione fino a 72 mesi. Nel difficile momento che stiamo vivendo, abbiamo voluto adottare questa misura importante che va incontro alle difficoltà delle persone». L’esigenza è nata soprattutto dalle difficoltà riscontrate dai residenti delle contrade abusive nell’ottenere la polizza fideiussoria per regolarizzare la propria posizione ed ottenere il titolo abilitativo. Certo, come dichiarato dal sindaco, «il titolo verrà rilasciato immediatamente solo ai residenti che pagheranno in un’unica soluzione o che otterranno la polizza, mentre gli altri otterranno il titolo solo dopo il pagamento dell’ultima rata». Rossi, dopo aver punzecchiato le precedenti amministrazioni («dal 2006 al 2018 nessuno ha fatto niente, se non promesse elettorali»), ha passato in rassegna i risultati ottenuti nell’ambito della risoluzione delle problematiche riguardanti le contrade: «Tutte e 600 le pratiche di condono sono state esaminate. Di queste: 60 hanno generato un provvedimento di ripulsa; 149 hanno ricevuto un provvedimento positivo, con 46 richiedenti che hanno già ottenuto il titolo e gli altri che dopo l’aumento della soglia per la fideiussione potranno superare gli ostacoli incontrati; nei restanti casi, infine, sono state inviate richieste di chiarimento. Inoltre, pochi giorni fa è giunta una notizia positiva anche da Asset, che ha concluso il proprio studio su Torre Rossa considerando risolto il rischio idrogeologico su gran parte della zona». La palla passerà adesso all’Autorità di Bacino, ma questa notizia dovrebbe accelerare anche la partita sulle opere di urbanizzazione che Snam vorrebbe realizzare in quell’area a seguito dei lavori effettuati per il passaggio del gasdotto Tap. «Siamo aperti a incontrare Snam – ha specificato il sindaco – ma riteniamo inaccettabile che quegli interventi siano considerati a compensazione dei danni ambientali, che vanno compensati con il ripristino del relativo danno prodotto. Ci sono consiglieri regionali molto attenti alla questione che devono farsene una ragione: Snam può realizzare quelle opere ma senza che figurino come compensazione».