Home Politica Arrivano nuovi vigili e telecamere, ma il comandante lamenta: “La situazione è drammatica”
Arrivano nuovi vigili e telecamere, ma il comandante lamenta: “La situazione è drammatica”
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Arrivano nuovi vigili e telecamere, ma il comandante lamenta: “La situazione è drammatica”

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BRINDISI – La grave carenza di organico della Polizia locale di Brindisi rappresenta un importante handicap per garantire i servizi fondamentali in una città capoluogo. Mancano i numeri per affrontare le situazioni emergenziali, manca un servizio di rimozione coatta dei veicoli, manca un numero adeguato di telecamere. In queste condizioni precarie diventa finanche utopistico pensare di poter intraprendere una capillare attività di contrasto all’abbandono indiscriminato dei rifiuti. Tuttavia, una piccola boccata d’ossigeno dovrebbe giungere dal concorso per rimpolpare l’organico e dallo stanziamento dei fondi per il primo nucleo di videosorveglianza comunale.

«C’è un problema drammatico di organico: sulla carta – spiega il comandante Antonio Orefice – siamo 68 ma a breve diventeremo 65, di cui 3 indisponibili. La legge regionale prevede un’unità ogni 500 abitanti, in realtà a Brindisi ne mancano almeno 110. Proprio in queste ore abbiamo definito gli aspetti salienti per un bando di concorso per 15 unità che serviranno giusto a tamponare le uscite registrate negli ultimi due anni. Adesso l’Ufficio del Personale dovrà provvedere alla pubblicazione del bando. Le procedure saranno estremamente trasparenti: avverranno con prove per quiz, ci sarà una doppia prova fisica sulla corsa e infine il colloquio orale, oltre alla valutazione dei titoli. Ci vorranno almeno tre mesi per chiudere la procedura, quindi le assunzioni potranno essere effettuate non prima di ottobre. Rispetto a 15 anni fa siamo meno della metà. Quello del personale è il problema principale. A malapena riusciamo a garantire alcuni dei servizi di emergenza. Ci sono pattuglie che accumulano decine di richieste di intervento durante le sei ore di servizio: riescono a portarne a termine solo una piccola parte. Si rischia il blocco delle attività».

L’abbandono dei rifiuti rappresenta certamente una piaga, ma non ci sono i mezzi per contrastare adeguatamente il fenomeno: «Esiste un’organizzazione in nuclei, ma il problema sono i numeri. Alla Polizia Ambientale ho solo due persone. In parte svolgiamo l’attività di contrasto agli abbandoni indiscriminati, ma non riusciamo a farla con continuità così come servirebbe; riusciamo a svolgerla una volta a settimana. Durante il periodo commissariale andava meglio perché, ad esempio, assumemmo sette unità e questo aiutava. Le due unità attualmente affidate alla Polizia Ambientale, tra l’altro, non si occupano solo del controllo dei rifiuti ma devono sviluppare anche le immagini delle fototrappole, devono svolgere attività per conto della Procura in materia di scarichi abusivi di fogna. A ciò si deve aggiungere che nel weekend e nei festivi, tutte le unità dei vari nuclei si occupano di viabilità. Basta un contrattempo e non si riescono a garantire i servizi».

E nessuna novità all’orizzonte si staglia neppure per quanto concerne il servizio di rimozione coatta dei veicoli: «Solo in casi estremi ci spingiamo a chiamare il privato per effettuare il servizio, ma i primi a subire questa situazione siamo noi».

Novità in arrivo, invece, si registrano sul fronte della videosorveglianza: «Con la nuova sala operativa stiamo ottenendo risultati in termini di efficienza del Comando. Il problema è che abbiamo poche telecamere: le uniche a disposizione sono quelle che monitorano il rischio idrogeologico della Protezione Civile e quelle risalenti al Pon Sicurezza del 2007 che è gestito dalla Questura. Giovedì firmeremo il Patto per la Sicurezza con la Prefettura, che sarà propedeutico a garantire migliori servizi per la sicurezza urbana e ad incentivare il discorso della videosorveglianza; ci metterà in pole position per ottenere i fondi. Inoltre, con somme del settore Lavori Pubblici residuate dallo scorso anno collocheremo una ventina di telecamere in aree in cui costituiremo il primo nucleo di videosorveglianza del Comune: saranno ad esempio monitorati i parchi, la stazione, alcune piazze del centro, il parcheggio dell’ospedale. Questo aiuterà anche il contrasto ai parcheggiatori abusivi. Adesso aspettiamo che il settore Lavori Pubblici provveda all’affidamento».