Home Economia e lavoro Eolico offshore, la società: “Sarà pronto nel 2030. Saranno 100 i posti fissi”
Eolico offshore, la società: “Sarà pronto nel 2030. Saranno 100 i posti fissi”
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Eolico offshore, la società: “Sarà pronto nel 2030. Saranno 100 i posti fissi”

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BRINDISI – Falck Renewables S.p.A. e BlueFloat Energy, due importanti operatori del settore energetico, hanno una partnership paritetica per lo sviluppo di parchi eolici marini galleggianti al largo delle coste italiane: la partnership si fonda sulla profonda conoscenza della realtà industriale ed energetica italiana di Falck Renewables, unita all’esperienza, unica a livello mondiale, di BlueFloat Energy nell’eolico marino galleggiante.

La Puglia, grazie alla potenza del vento e alla conformazione dei suoi fondali, ha una grande opportunità di produrre energia verde “in casa”, riducendo così l’impiego di fonti fossili e la dipendenza di approvvigionamento dall’esterno.

Il 30 settembre e il 26 ottobre 2021, a conferma della strategicità della Puglia nel contesto nazionale e nel piano industriale dei proponenti, le società hanno annunciato la volontà di avviare l’iter autorizzativo per due parchi eolici marini galleggianti: Kailia Energia, al largo di Brindisi, Odra Energia, al largo della costa meridionale della provincia di Lecce.

A fine 2021 sono state depositate le istanze per l’avvio dei due procedimenti autorizzativi presso il Ministero della Transizione Ecologica. Entrambi sono partiti – per scelta delle società proponenti – da una consultazione preliminare (scoping), finalizzata a indirizzare al meglio i contenuti dello Studio di Impatto Ambientale per la successiva procedura di VIA.

Un contributo alla transizione e all’autonomia energetica del Paese

L’Italia, con i suoi oltre 11.000 chilometri quadrati di superficie marina adatta all’eolico galleggiante, ha una grande opportunità di produrre energia verde “in casa” che soddisfi la crescente richiesta di energia rinnovabile, aumentandone la quota nel mix energetico e riducendo così l’impiego delle fonti fossili e la dipendenza di approvvigionamento da altri Paesi.

L’eolico marino, infatti, consente la produzione di enormi quantità di elettricità che arriva in un unico punto a terra, consentendo di:

• fare importanti progressi sul fronte dell’indipendenza energetica del Paese;

• sviluppare opportunità nell’ambito della produzione di idrogeno.

Una società creata per essere presente sul territorio

Kailia Energia, il cui nome è un omaggio alla storia e alla cultura antica locali, è la società creata ad hoc dai proponenti per realizzare un impianto al largo al largo di Brindisi.

Il coinvolgimento preventivo dei territori è iniziato prima dell’avvio dei procedimenti autorizzativi a cui la proposta progettuale di Kailia Energia dovrà sottoporsi.

La tecnologia galleggiante: più energia, impatti ambientali minimizzati

Il parco eolico marino Kailia Energia è progettato con le Migliori Tecnologie Disponibili (BAT). L’eolico marino con tecnologia galleggiante consente il posizionamento delle pale eoliche in mari aperti e profondi, come il Mediterraneo, senza realizzare una fondazione fissa. Questa caratteristica permette di minimizzare gli impatti sull’ambiente marino e terrestre durante tutte le fasi del progetto, in quanto ciascun impianto:

• intercetta la risorsa eolica laddove è più abbondante aumentando l’efficienza degli impianti e massimizzando la produzione di energia;

• possiede un’elevata adattabilità alle condizioni dei siti grazie all’utilizzo di 4 modelli differenti di strutture galleggianti;

• riduce il consumo di suolo, anche in virtù della differenza di potenza tra le pale utilizzate nei parchi a terra (5-6 MW) e quelle impiegate in mare (fino a 15 MW);

• limita l’uso del terreno alle sole opere di connessione con la rete elettrica di trasmissione nazionale (solitamente già posizionate in zone industriali);

• minimizza l’impatto visivo tipico degli impianti a terra e le interferenze con le attività costiere, di navigazione e di pesca.

Come già accade in Scozia, first mover a livello mondiale nel settore dell’eolico galleggiante, il nostro Paese ha il potenziale di un importante player: secondo alcune stime l’Italia potrebbe sviluppare fino a 30 GW di energia da eolico marino nei prossimi 10 anni.

I numeri di Kailia Energia

• 80 turbine eoliche galleggianti posizionate a una distanza dalla costa tra 9 (distanza minima) e 22 km per una capacità massima installata prevista di circa 1,2 GW (1176 MW);

• Produzione attesa: 3,5 TWh/anno, equivalente al consumo di circa un milione di utenze domestiche;

• Immissioni evitate di due milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno;

• Potenziale produzione futura di 90.000 tonnellate di idrogeno verde.

La filiera produttiva responsabile, la valorizzazione dei porti e l’occupazione

L’approccio allo sviluppo della catena di approvvigionamento scelta dai proponenti ha l’obiettivo di generare un impatto positivo sui territori che ospitano gli impianti, applicando un modello di business inclusivo e sostenibile. Il primo impegno è quello di garantire la prossimità della catena di fornitura, dando precedenza alle imprese locali.

La ricaduta sul sistema paese degli investimenti in eolico galleggiante è molto più rilevante rispetto a quella stimata per altri progetti legati alle energie rinnovabili, in primis nella creazione di occupazione a livello locale, ad es. circa il 50%-60% in più per ogni MW rispetto all’eolico tradizionale.

Peraltro, mentre le turbine rappresentano una tecnologia appannaggio di pochi produttori al mondo (di cui due europei, Vestas e GE), le piattaforme (che combinano tecnologie e materiali, principalmente acciaio e cemento) sono da realizzarsi in loco. Ipotizzando l’avvio dei lavori nel 2027 ed essendo la tecnologia eolica galleggiante in rapida evoluzione, non si è ancora scelta quella da utilizzarsi per il parco, così come non si sono scelti i materiali per la produzione delle piattaforme: la selezione della tipologia di turbine e piattaforma dipenderà sia dalle analisi batimetriche sia dallo status del sistema industriale regionale su cui la realizzazione si innesterà.

Inoltre, il contributo derivante da progetti di eolico marino galleggiante alla riconversione e specializzazione dei porti per lo sviluppo di queste produzioni, oltre che alle attività marine collegate (rimorchiatori per la costruzione e manutenzione del parco eolico, servizi dell’indotto – ristorazione, ospitalità, lavanderie ecc.) è di grande rilievo, consentendo benefici economici per il territorio molto superiori rispetto a quelli derivanti da progetti relativi ad altre energie rinnovabili.

Nello specifico, per il parco Kailia Energia, si prevedono:

• 1.500 impieghi diretti stimati durante le fasi di r fabbricazione, assemblaggio e costruzione del parco, con picchi fino a 4.000 nei periodi di massima necessità;

• oltre 100 posti fissi per 30 anni per la manutenzione dopo l’entrata in esercizio del parco, stimati del parco eolico marino, di cui circa l’80% locali;

• opportunità per le imprese del territorio attraverso percorsi di alta formazione tecnica con valorizzazione della manodopera pugliese, sia per la realizzazione dei parchi che per i servizi a supporto;

• sviluppo dei porti in quanto i progetti faranno perno proprio sui principali porti industriali, come quello di Brindisi, per l’assemblaggio, la gestione e la manutenzione dei parchi. Questo permetterà di potenziare le infrastrutture e differenziare i servizi offerti;

• nuovi filoni di ricerca e sviluppo attivabili attraverso percorsi di collaborazione con le Università della Puglia, i Centri di ricerca e i Parchi tecnologici regionali.

Il coinvolgimento preliminare dei territori: i proponenti (Falck Renewables e Bluefloat Energy) hanno condotto un lavoro preliminare di analisi, durato 12 mesi e volto ad assicurare alta qualità ai progetti, in termini di avanguardia tecnologica, sicurezza, efficienza e rispetto dell’ambiente. Con questo lavoro preliminare, ogni elemento distintivo e ogni impatto reale del parco eolico marino è stato approfondito e da questa conoscenza è stato avviato il confronto, basato su informazioni fondate e costruttivo.

I proponenti, infatti, hanno scelto la strada della consultazione preliminare (scoping), una fase facoltativa finalizzata a indirizzare al meglio i contenuti dello Studio di Impatto Ambientale per la successiva procedura di VIA.

Per questo, prima di avviare il procedimento autorizzativo, è stata promossa una serie di incontri con gli interlocutori del territorio per instaurare un rapporto continuativo di ascolto e dialogo sulle proposte progettuali, per farne comprendere specificità e caratteristiche distintive.

L’iter autorizzativo di Kailia Energia

I procedimenti volti al rilascio dell’autorizzazione di un parco eolico marino galleggiante sono tre e avvengono parallelamente:

• L’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio o “Autorizzazione Unica”;

• La concessione demaniale marittima al Ministero delle Infrastrutture e all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale;

• La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), in capo al Ministero della Transizione Ecologica.

Il 19 maggio 2022, si è conclusa la fase di scoping, con la pubblicazione del parere della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – PNRR – PNIEC – Sottocommissione PNIEC del Ministero della Transizione Ecologica.

Il parere tecnico, tenendo conto dei documenti presentati e delle osservazioni pervenute, indica gli aspetti progettuali e ambientali “da approfondire e sviluppare con relativo livello di dettaglio” nella preparazione dello Studio di Impatto Ambientale del parco.

La conclusione dell’iter autorizzativo è ipotizzata nel 2026 con la realizzazione del parco nei tre anni successivi e la sua messa in esercizio nel 2030.

Coinvolgimento delle comunità locali

I proponenti (Falck Renewables e BlueFloat Energy) promuovono e valorizzano il contesto economico, sociale, culturale e geografico in cui operano attraverso un percorso di ascolto e dialogo per la creazione di valore condiviso.

Alcuni esempi:

La turbina comunitaria di Fintry: in Scozia, una delle 15 turbine del parco eolico di Earlsburn di Falck Renewables è virtualmente di proprietà della comunità locale di Fintry che da essa riceve l’energia elettrica. È stata creata una cooperativa indipendente locale per acquistare una quota dell’impianto e ottenere in cambio dividendi su base annua.

Questa attività è considerata una best practice e inserita nel rapporto dell’ Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili IRENA «Stimulating Investment in Community Energy» .

L’iniziativa di lending crowdfunding per il parco agrivoltaico di Landolina a Scicli (RG), all’interno del programma “Coltiviamo energia”, lanciato da Falck Renewables lo scorso ottobre, grazie alla quale la comunità locale di Scicli e i residenti in Sicilia hanno potuto partecipare al finanziamento per la costruzione del parco. La campagna, che ha ricevuto a gennaio 2022 il premio UnipolSai “L’Italia che verrà”, ha permesso agli abitanti del territorio che ospiterà l’impianto di investire nella sua realizzazione, con rendimenti fino al 6%. In 60 giorni, “Coltiviamo energia” ha raccolto 178.861 euro, da un totale di 68 investitori.

In aggiunta, è stato sviluppato un progetto di imprenditoria sostenibile per gli studenti, con l’Istituto Superiore Cataudella di Scicli.

Falck Renewables destina una percentuale dei ricavi generati dai propri impianti a iniziative di sostenibilità locale, come per esempio:

• ritorni energetici, come la riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica o di riqualificazione LED dell’illuminazione nelle scuole;

• servizi per cittadini e turisti, quali hotspot, monitoring dei parametri ambientali, pannelli informativi multimediali;

• servizi per la mobilità sostenibile con l’installazione di bike sharing, sensori per piste ciclopedonali o colonnine di ricarica per mezzi pubblici.

Sviluppo delle comunità energetiche: un team dedicato di Falck Renewables ha sviluppato un modello di supporto alle comunità energetiche, che si sta affinando attraverso il confronto con i territori.

I progetti per la produzione di idrogeno verde nei territori degli impianti

L’idrogeno verde si è affermato come elemento chiave per la transizione energetica ed è al centro delle agende politiche e delle strategie energetiche di numerosi Paesi del mondo e della Commissione Europea.

In Scozia sono allo studio nuove opportunità tecnologiche derivanti dallo sviluppo di impianti eolici marini galleggianti: nell’ambito dell’asta ScotWind la proposta progettuale vincente di Falck Renewables e BlueFloat Energy prevede di integrare almeno uno dei tre parchi eolici marini galleggianti da realizzare con un elettrolizzatore di grandi dimensioni (taglia 300 MW) per la produzione di idrogeno o ammoniaca verde.

Con lo stesso approccio le due società si stanno muovendo nell’ambito dei progetti eolici marini italiani.

I proponenti

Falck Renewables S.p.A. sviluppa, progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili con una capacità installata di 1.408 MW nel Regno Unito, Italia, Stati Uniti, Spagna, Francia, Norvegia e Svezia, generati da fonti eoliche, solari, WtE e da biomasse. Il Gruppo è un player internazionale nella consulenza tecnica per l’energia rinnovabile e nella gestione di asset di terzi, attraverso la propria controllata Vector Renewables, che fornisce i servizi a clienti per una capacità installata complessiva di circa 4.800 MW, grazie a un’esperienza maturata in più di 40 Paesi. Inoltre, Falck Renewables fornisce servizi altamente specializzati di energy management e downstream sia a produttori di energia sia a consumatori. Visita www.falckrenewables.com e connettiti con noi su LinkedIn e Twitter (@falckrenewables).

BlueFloat Energy sviluppa progetti eolici offshore in varie regioni del mondo, attuando la sua visione aziendale: accelerare la diffusione globale dell’eolico offshore come un fattore chiave per la transizione energetica e la crescita economica. Fondata da professionisti delle energie rinnovabili, BlueFloat Energy riunisce un’esperienza senza pari nella progettazione, sviluppo, finanziamento, costruzione ed esecuzione di progetti eolici offshore galleggianti.

BlueFloat Energy è supportata da 547 Energy, la piattaforma di investimento per l’energia rinnovabile di Quantum Energy Partners. 547 Energy punta a collaborare con aziende innovative che guidano la crescita dell’economia dell’energia verde. Quantum Energy Partners è uno dei principali fondi di investimento energetico dedicato al mondo, con un portafoglio di oltre 17 miliardi di dollari in gestione dalla sua nascita nel 1998. www.bluefloat.com