Home Politica Impastato inaugura ad Erchie il primo centro in Puglia di documentazione antimafia: “Vogliamo attrarre qui ricercatori del fenomeno mafioso”. Macina: “Occorre accendere un faro sulla Puglia”
Impastato inaugura ad Erchie il primo centro in Puglia di documentazione antimafia: “Vogliamo attrarre qui ricercatori del fenomeno mafioso”. Macina: “Occorre accendere un faro sulla Puglia”
0

Impastato inaugura ad Erchie il primo centro in Puglia di documentazione antimafia: “Vogliamo attrarre qui ricercatori del fenomeno mafioso”. Macina: “Occorre accendere un faro sulla Puglia”

0

ERCHIE – Nel pomeriggio di ieri, presso la biblioteca Morvillo–Falcone di Erchie stracolma di gente, Giovanni Impastato ha inaugurato il Centro di Documentazione Antimafia, intitolato a Peppino Impastato, rispondendo alle curiosità dei tanti giovani presenti nell’aula, scandagliando tra ricordi dolorosi di una vita vissuta con un padre mafioso e un fratello campione dell’antimafia, dovendo lottare anche contro apparati dello Stato che hanno provato a depistare le indagini sulla uccisione del fratello Peppino.

Quello realizzato ad Erchie sarà il primo centro pubblico di documentazione antimafia di Puglia e ospiterà ricerche, testi, saggi, ricercatori e laureandi che potranno trovarvi il materiale necessario per approfondire lo studio sulle mafie. L’iniziativa rientra tra quelle organizzate da Legalitria e si inserisce nel solco del lavoro che Radici Future Produzioni e Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato portano avanti da tempo, mirando a costruire un ponte della legalità tra Puglia e Sicilia.

«L’obiettivo – ha spiegato Leonardo Palmisano, presidente di Radici Future e direttore artistico di Legalitria – è quello di trasformare questo centro in un luogo dove possano nascere progetti culturali, tesi di laurea, iniziative di aggregazione e mobilitazione sociale, momenti di approfondimento e studio delle mafie. Stiamo lavorando per firmare convenzioni con le università pugliesi affinché Erchie diventi attrattiva per cervelli che vogliano svolgere ricerche sulle mafie. Perché quando arrivano le idee, la mafia ha paura. La Provincia ci ha assicurato che favorirà la ricerca di testi. Giovanni Impastato ci farà pervenire i suoi libri e tra qualche mese tornerà qui per verificare come stia funzionando questo centro».

Presente all’incontro anche la sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina: «Visito continuamente gli istituti di pena e mi sono resa conto dell’importanza della cultura dell’antimafia, che si costruisce attraverso il racconto e la testimonianza di personaggi come Giovanni Impastato, la cui presenza – nel giorno della inaugurazione di questo centro dedicato al fratello – rappresenta motivo di orgoglio per la comunità. In Puglia, purtroppo, stiamo assistendo ad una mafia foggiana che sta sfidando lo Stato, mettendo anche bombe alle attività commerciali. Abbiamo inoltre un crescente numero di Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa o comunque criminale. Significa che gli interessi criminali stanno contaminando la gestione della cosa pubblica. Occorre accendere un faro sulla Puglia. Bisogna parlare in maniera franca e portare esempi come quello di Giovanni Impastato per diffondere la cultura dell’antimafia».