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Commissione d’indagine sui servizi sociali, Oggiano si dimette: “Non ci sono più le condizioni per andare avanti”
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Commissione d’indagine sui servizi sociali, Oggiano si dimette: “Non ci sono più le condizioni per andare avanti”

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BRINDISI – Con deliberazione n.14 del 26/02/2021 il Consiglio Comunale deliberava di istituire la Commissione in oggetto indicata, la cui presidenza veniva affidata allo scrivente.

Alla predetta commissione veniva assegnato il termine di mesi tre per concludere i propri lavori, finalizzati, in particolare, “ad indagare su atti e fatti posti in essere dall’Amministrazione soprattutto con riferimento alle criticità ed alle contraddizioni riscontrate negli atti di indirizzo politico e di gestione dell’intero sistema di assistenza e protezione sociale del Comune di Brindisi ed all’individuazione di priorità per la costruzione di una efficiente rete di monitoraggio e mappatura dei reali bisogni della popolazione, finalizzata alla soddisfazione delle sofferenze primarie, specie nel campo degli anziani disabili, donne e minori, superando le attività metodologiche d’intervento sovente saltuario e non adeguatamente programmato”.

La nomina della Commissione è intervenuta proprio in pieno fenomeno pandemico, il quale ha enfatizzato i bisogni primari determinando una profonda crisi sanitaria, sociale ed economica.

In tale contesto sono saltati tutti gli schemi e le modalità di approccio alle varie problematiche sociali, tanto che si è reso necessario prorogare l’attività della Commissione.

In quel periodo storico (come ancora tutt’ora) e per molti mesi la programmazione dell’attività ha lasciato il campo ad interventi ad personam, mirati al soddisfacimento di necessità primarie (ad es. mediante erogazione di buoni alimentari) in relazione all’andamento pandemico, all’utlizzo dell’istituto della proroga dei servizi sociali d’ambito (e non solo) diventando la regola e non più l’eccezione, ai provvedimenti preordiati al taglio di alcuni servizi essenziali come il servizio ADI e SAD salvo poi ripensamenti che nel frattempo hanno gettato nello sconforto e sconcerto sia le categorie fragili oggetto dei servizi in questione che i lavoratori assegnati agli stessi, al mantenimento di servizi sicuramente non prioritari per un Comune che ha affrontato una crisi pandemica ed in pre dissesto finanziario ma finalizzati più alla fidelizzazione politica che ai reali bisogni delle categorie fragili e bisognose, all’aumento del valore economico di appalti di servizi in sede di proroga (cosa assolutatamente vietata dalla legge), alla costituzione di un Consorzio per la gestione dei servizi sociali d’ambito con il Comune di San Vito dei Normanni ancora impantanato nelle sabbie mobili degli incarichi politici parcellizzati ecc. ecc..

In tale quadro fattuale è risultato, tra l’altro, alquanto complicato tenere le sedute delle Commissioni a distanza e successivamente in presenza, spesso andate deserte per mancanza del numero legale o per la non disponibilità a partecipare anticipata per le vie brevi alternativamente di alcuni suoi commissari.

Una Commissione d’indagine che ha visto da subito la rinuncia di alcune forze politiche alla partecipazione della Stessa.

Sicuramente non agevole è stato l’accesso agli stessi uffici, spesso gestiti tramite il ricorso allo smart working.

Insomma una Commissione d’indagine condizionata da subito sia da fattori endogeni che esogeni di varia estrazione e natura, in parte meglio specificati in premessa.

Appare di intuitiva evidenza come le circostanze sopra rappresentate abbiano, nel loro insieme, reso impossibile onorare il mandato conferito alla Commissione dal sottoscritto presieduta, e nel ringraziare comunque quanti invece hanno collaborato fattivamente al raggiungimento degli obiettivi prefissati, non potendo più garantire il raggiungimento di quanto stabilito dal Consiglio Comunale con deliberazione n.14 del 26/02/2021 per quanto sopra meglio specificato, ritenendo l’incarico ricevuto un mezzo per lo svolgimento dello stesso e non essendo lo scrivente “innamorato” di poltrone, ruoli, e/o incarichi fini a se stessi, comunico le mie irrevocabili dimissioni da Presidente della Commissione d’indagine sui servi sociali.

Il Presidente della Commissione Comunale d’indagine sui servizi sociali Massimiliano OGGIANO