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Servizi sociali, il Cobas sul piede di guerra
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Servizi sociali, il Cobas sul piede di guerra

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BRINDISI – Il Sindacato Cobas ha incontrato nel pomeriggio di Venerdì 10 Giugno 2022, alle ore 15,30 i comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni che insieme gestiscono i servizi sociali per discutere sulle nuove gare partite in questi giorni.

Il Cobas nel corso della riunione ha prima denunciato il mancato processo di coinvolgimento nelle decisioni da parte delle Amministrazioni Comunali, così come da impegni presi…alla faccia della condivisione prevista per le attività del terzo settore.

Il Cobas ha ribadito la contrarietà in particolare al piano di predissesto economico del Comune di Brindisi fin dalla votazione in Consiglio Comunale del Dicembre 2019.

Il Cobas ha ribadito la richiesta del ritiro in autotutela delle gare, perché con queste nuove gare i servizi sociali subiscono un ulteriore processo di demolizione dell’esistente, con professionalità distrutte, stipendi ancora più bassi.

La fermezza delle Amministrazioni Comunali si è soprattutto evidenziata con le parole del dottor Falco, dirigente dei servizi sociali, che ha parlato di sopravvivenza essendo i fondi disponibili estremamente limitati.

Così come sono state ritirate le vendite delle piscine dal piano di predissesto brindisino così si possono tirare fuori i servizi sociali ha ribadito il Cobas.

Abbiamo chiesto un verbale della riunione dove riportare le nostre dichiarazioni e che fossero allegati allo stesso le osservazioni dei limiti contenuti nelle gare inviate ai Comuni dai lavoratori dei Cobas dei diversi servizi.

Stiamo valutando con i nostri avvocati la possibilità di un ricorso in Magistratura per la difficile situazione già di parziale funzionamento oggi, immaginiamo con ulteriori tagli con eventuali danni in particolare a donne e bambini proprio per gli stessi contatti di queste figure attraverso i lavoratori dei servizi con la stessa Magistratura.

Alla faccia della dei più deboli, dei bambini, delle indifese.

Nel corso della riunione abbiamo avuto la conferma di tempi lunghi per la attivazione del Consorzio, di cui si stanno operando per la costituzione della stesso.

Sul Consorzio abbiamo dichiarato che se le premesse sono queste per via dei finanziamenti limitati e di possibili crisi  economiche prossime future è meglio che ci si fermi; il perché è da ricercare nelle spese per presidenti vari e consiglieri di amministrazione che costerebbero certamente non poco danneggiando ulteriormente lavoratori e cittadini.

La lotta del Cobas continua  e non si fermerà certamente.

Per il Cobas Roberto Aprile