Home Economia e lavoro Porto Grimaldi, Patroni Griffi e Rixi in coro: “Assurdo tenere fuori Brindisi dai corridoi logistici. Asse con Igoumenitsa sempre più forte”. Per Natale nuove norme sui dragaggi: “A Brindisi sedimenti puliti: possono essere immessi in mare o usati nell’edilizia”
Grimaldi, Patroni Griffi e Rixi in coro: “Assurdo tenere fuori Brindisi dai corridoi logistici. Asse con Igoumenitsa sempre più forte”. Per Natale nuove norme sui dragaggi: “A Brindisi sedimenti puliti: possono essere immessi in mare o usati nell’edilizia”
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Grimaldi, Patroni Griffi e Rixi in coro: “Assurdo tenere fuori Brindisi dai corridoi logistici. Asse con Igoumenitsa sempre più forte”. Per Natale nuove norme sui dragaggi: “A Brindisi sedimenti puliti: possono essere immessi in mare o usati nell’edilizia”

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BRINDISI – Nel corso della presentazione dei nuovi programmi di Grimaldi per il porto di Brindisi è emerso l’unanime impegno affinché si riaprano i giochi per inserire il porto adriatico tra i corridoi logistici europei.

 

Il presidente dell’ente portuale, Ugo Patroni Griffi, ha spiegato che non basta prolungare il corridoio Baltico-Adriatico fino a Brindisi, che pure sarebbe necessario, ma che ci sarebbe bisogno di intersecare tale corridoio verticale con un nuovo corridoio orizzontale che dalla Grecia passi per i Balcani e per i porti di Brindisi e Bari, alimentando così il quadrilatero del sud ed i collegamenti con il Tirreno.

«È un’ingiustizia – ha affermato Patroni Griffi – il fatto che Brindisi non faccia parte dei corridoi transeuropei e non possa essere quindi porto core. È inaccettabile. Bisogna fare una battaglia perché il corridoio Adriatico arrivi fino a Brindisi e che questi corridoi siano collegati orizzontalmente con quelli prospicienti: penso al corridoio VIII, che nella nuova programmazione europea è stato ricostruito, tuttavia dimenticando la storia che ci ha visto protagonisti della nascita di questo corridoio. Ringrazio gli onorevoli D’Attis e Caroppo per il lavoro che stanno svolgendo in tal senso. Siamo ancora in tempo perché la proposta deve andare in prima e seconda lettura nel Parlamento europeo; i parlamentari europei devono fare squadra con noi. Tra l’altro si tratta di un corridoio marittimo da tratteggiare, non ci vuole niente. Per avere forza in Europa bisogna dimostrare che esiste un traffico di rilievo, ed oggi abbiamo tutte le carte in regola». La richiesta di Patroni Griffi trova sponda nell’armatore e presidente di Alis Guido Grimaldi, per il quale «è assurdo che l’Europa possa togliere la Puglia (o meglio Brindisi, ndr) dai corridoi logistici», anche perché «la linea Igoumenitsa-Brindisi sarà potenziata sempre di più», essendo destinata a diventare sempre più centrale nei nuovi assetti del traffico marittimo anche grazie all’acquisizione da parte di una cordata composta dal Gruppo Grimaldi del 67% del capitale sociale della Igoumenitsa Port Authority. Ed anche il vice-ministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi ha espresso la ferma intenzione di chiedere all’Europa di riconsiderare i corridoi logistici inglobando Brindisi, e ciò nell’ottica di un corridoio orizzontale che da est possa raggiungere la Sicilia una volta realizzato il Ponte sullo Stretto.

 

Nel corso della discussione c’è stato spazio anche per un’anteprima, ammantata di auspicio, da parte di Patroni Griffi in merito alla necessità di rivedere la normativa sui dragaggi, che tanti problemi ha creato e continua a determinare per l’adeguamento del porto di Brindisi: «Al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, abbiamo inviato una letterina di Natale nella quale diciamo ribadiamo che il sedimento non è un rifiuto. A Brindisi, dai carotaggi del Sin, è venuto fuori che i sedimenti sono tutti puliti, pertanto potremmo trattarli come accade per i porti non rientranti in un Sin, ovvero immettendoli nuovamente in mare o usandoli per l’edilizia o per colmare le cave. Chiediamo a Salvini un regalo sotto l’albero e sono fiducioso che potrà esaudire le nostre richieste».