Home Politica Incremento tassa aeroportuale, Rossi: “Chiediamo l’intervento del governo. Amati proponga una legge regionale. Luperti spieghi a Pagliaro come siamo arrivati a questo punto”
Incremento tassa aeroportuale, Rossi: “Chiediamo l’intervento del governo. Amati proponga una legge regionale. Luperti spieghi a Pagliaro come siamo arrivati a questo punto”
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Incremento tassa aeroportuale, Rossi: “Chiediamo l’intervento del governo. Amati proponga una legge regionale. Luperti spieghi a Pagliaro come siamo arrivati a questo punto”

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BRINDISI – Per il sindaco Riccardo Rossi ci sono dei modi per evitare che il Comune incrementi l’addizionale sui diritti d’imbarco aeroportuali, ma passano dal governo. «Le carte in tavola – ha dichiarato il primo cittadino nel corso della conferenza stampa indetta ieri mattina – possono ancora essere cambiate. Basterebbe che il governo, come chiesto da Anci, prevedesse un fondo quantificato in circa 35 milioni l’anno anche per i Comuni capoluogo in difficoltà finanziarie, così come fatto per le città metropolitane. Anche Venezia, Palermo e Napoli hanno previsto l’incremento della tassa aeroportuale. Mentre Genova e Salerno hanno messo la tassa portuale». Ma per Rossi c’è anche un’altra ipotesi: «Il governo potrebbe consentirci di recuperare quelle risorse dai 6,50 euro già previsti come tassa d’imbarco. Attualmente a noi arrivano solo 100.000 euro».

Ogni altra soluzione, per Rossi sarebbe impercorribile. «Le alternative all’incremento dell’addizionale Irpef e della tassa d’imbarco consisterebbero in un taglio ai servizi sociali o nella chiusura della Brindisi Multiservizi. Invito i candidati sindaco in pectore, che sono contrari all’aumento delle due tasse, a dire già da adesso che scelte compierebbero loro. Le strade sono queste. Sempre che si voglia evitare il dissesto». Ed anche una stretta sulla capacità di riscossione non sarebbe consona al periodo di crisi: «Potremmo mettere in campo una politica più aggressiva ma non ce la sentiamo. Ricordate cosa faceva Equitalia?». Un punto, questo, che potrebbe rappresentare un problema davanti alla Corte dei Conti, citata da Rossi come spauracchio nel caso in cui non si usufruisse della possibilità offerta dal Dl Aiuti di incrementare Irpef e tassa aeroportuale e si finisse in dissesto: «Come amministratori saremmo esposti a responsabilità davanti dalla Corte dei Conti».

Entrando nel merito della polemica con le compagnie low cost, il sindaco non è sembrato persuaso dalle argomentazioni utilizzate dalle stesse. Per Rossi, infatti, «per uno o due euro di incremento non è che uno non compra il biglietto». Anche perché, ha aggiunto, «le compagnie low cost sono in grado di assicurare che i prezzi degli biglietti resteranno fermi a 10 euro? Lo dico perché ho letto l’intervista all’amministratore delegato di Ryanair, che ha detto che è finita l’era dei voli low cost e che i biglietti passeranno da 10 a 50 euro». Inoltre, secondo Rossi l’esempio dell’introduzione della tassa di soggiorno costituisce un precedente che farebbe stare tranquilli rispetto a potenziali perdite di flussi: «A Brindisi abbiamo introdotto la tassa di soggiorno nel 2020 e nel 2022 abbiamo avuto più presenze rispetto al 2019».

Infine, una stoccata agli avversari politici che hanno contestato la decisione sulla tassa aeroportuale. «La nuova amministrazione potrà rivedere gli accordi con il governo ed il piano di riequilibrio. Le nostre scelte sono state rese necessarie dalla mala gestio del passato. Luperti (assessore dell’amministrazione Consales, ndr) può spiegare benissimo a Pagliaro come siamo arrivati a questa situazione. Così come Amati, che fa norme che poi vengono bocciate perché ritenute incostituzionali, può presentare una legge regionale con cui finanziare i Comuni in riequilibrio».