Home Economia e lavoro Eolico, Rossi: “Renantis porterà 400 occupati. Bozza di accordo pronta, attendiamo Regione e Autorità portuale”
Eolico, Rossi: “Renantis porterà 400 occupati. Bozza di accordo pronta, attendiamo Regione e Autorità portuale”

Eolico, Rossi: “Renantis porterà 400 occupati. Bozza di accordo pronta, attendiamo Regione e Autorità portuale”

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BRINDISI – Il gruppo Renantis – Blue Float, che realizzerà al largo della costa brindisina e leccese due grandi impianti eolici, è pronto a siglare un accordo di programma con il Comune di Brindisi e con gli altri attori istituzionali del territorio così da formalizzare impegni e ricadute. Il sindaco Riccardo Rossi parla di 1.500 occupati in fase di realizzazione e di 400 lavoratori impiegati in pianta stabile per le manutenzioni. Il 4 aprile l’azienda dovrebbe essere a Brindisi, in Confindustria, per presentare i ritorni economici dell’investimento.

Il primo cittadino già nel novembre scorso aveva anticipato che si sarebbe giunti alla firma di un protocollo d’intesa. Un annuncio che servì a tranquillizzare chi immaginava che l’accordo raggiunto tra Renantis e Yilport per l’assemblaggio delle pale eoliche a Taranto avrebbe sottratto a Brindisi una parte rilevante dell’indotto.

«La bozza di accordo – spiega il sindaco – è pronta da un mese. Ho insistito molto affinché si arrivasse alla firma di questa intesa perché riteniamo questo investimento una grossa opportunità per il territorio. Ho chiesto che l’accordo si allarghi ad altri enti coinvolti quali Regione, Autorità portuale, Provincia, Comuni di Torchiarolo e San Pietro. Nella bozza sono contenuti anche impegni da parte di Renantis circa il coinvolgimento delle filiere produttive del territorio e le compensazioni ambientali previste per l’installazione delle fonti energetiche rinnovabili».

Originariamente Renantis aveva richiesto agli enti locali oltre trenta ettari. Spazi che al momento non sono disponibili. A questo problema, però, se n’è aggiunto un altro, ovvero la vicinanza dell’aeroporto al porto, con le pale eoliche che bucherebbero quindi il cono d’atterraggio. L’area più indicata per le operazioni di assemblaggio sarebbe la colmata di Capo Bianco, ma non si è ancora giunti ad una scelta definitiva.

«Spero – afferma Rossi – che l’Autorità portuale individui presto aree consone. La fase di costruzione delle pale è un po’ più complessa per via del rispetto del cono d’atterraggio. Renantis sta studiando con Enac tutte le soluzioni possibili. Ad ogni modo, al netto del problema dell’uscita delle pale, a Brindisi verranno realizzate parti dell’impianto. Certo, se venisse risolto anche il problema con Enac, le ricadute sarebbero ancora maggiori. Di certo non è vero che verrà spostato tutto su Taranto. Renantis ha bisogno di più porti per le varie attività, e quindi anche del porto di Brindisi». Per il sindaco vi è poi un altro progetto molto interessante, ovvero quello denominato Lupiae Maris. Un parco eolico off-shore che dovrebbe sorgere nello specchio acqueo tra Brindisi e Melendugno. Per questo è importante reperire ulteriori spazi. E a tal proposito, potrebbe tornare utile la zona dell’ex villaggio Montecatini. «Su quell’area – conclude il sindaco – il gruppo Eni aveva un impegno di circa un milione di euro per l’abbattimento degli edifici esistenti. Noi siamo favorevoli ma la Soprintendenza ha posto un vincolo su un paio di edifici che avrebbero un certo valore e che pertanto non possono essere demoliti. Potrebbero però essere ristrutturati e utilizzati in maniera funzionale agli investimenti».