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Fusco: “Ex Di Summa polo sanitario di comunità e potenziamento dei servizi sanitari di base, anche nei quartieri”
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Fusco: “Ex Di Summa polo sanitario di comunità e potenziamento dei servizi sanitari di base, anche nei quartieri”

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BRINDISI – Interlocuzione costante con l’Asl per potenziare i servizi sanitari di base, soprattutto per trasformare il “Perrino” in un concreto punto di riferimento per la sanità pubblica di tutta la provincia e spingere affinché l’ex Di Summa diventi polo sanitario di comunità con assistenza ambulatoriale.

La salute rappresenta un bene pubblico fondamentale per la qualità delle nostre vite e per le politiche pubbliche di coesione e anche se l’assistenza sanitaria non è competenza del Comune, il futuro sindaco dovrà farne una priorità, deve essere il garante dei propri cittadini sulle politiche della salute, deve rappresentare la posizione del territorio e incidere con l’azienda sanitaria. In questa ottica ci muoveremo per rilanciare l’ex ospedale Di Summa come polo sanitario nel quale accentrare tutte le principali attività ambulatoriali per un’assistenza più accessibile a supporto dell’ospedale “Perrino”, soprattutto per decongestionare il Pronto Soccorso dello stesso. Tra le priorità, anche, quella di sollecitare il potenziamento dei servizi che allo stato risultano sostanzialmente carenti con un incremento dell’Assistenza territoriale attraverso il più ampio possibile dislocamento dei servizi di assistenza ed urgenza in tutti i quartieri periferici con l’utilizzo dei numerosi locali in dotazione alla Asl ed al Comune.

La salute intesa come bene comune e pubblico è al centro del nostro programma perché per noi rappresenta il tema trasversale in tutte le politiche e le scelte che l’amministrazione comunale dovrà affrontare. La carenza di personale sanitario che tanti disagi sta comportando ai brindisini deve essere superata in tempi brevi e il sindaco del comune capoluogo, seppur senza competenze in merito, dovrà essere attore della programmazione e indirizzare le scelte sanitarie del territorio grazie a una politica di ascolto rivolta ai cittadini, ai rappresentanti della comunità, agli operatori socio-sanitari.