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Dal Pd: “Che caduta di stile, sindaco! Lei ha il dovere di fare chiarezza e garantire trasparenza”
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Dal Pd: “Che caduta di stile, sindaco! Lei ha il dovere di fare chiarezza e garantire trasparenza”

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BRINDISI – Il Partito Democratico risponde alle affermazioni del sindaco Marchionna.

“Chi la butta in caciara? Cui prodest? Le dichiarazioni del Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, durante l’ultima conferenza stampa, sono assolutamente gravi e prive di fondamento e, a nostro avviso, servono solo a fuorviare l’opinione pubblica da una questione, quella dell’assegnazione della gestione dei centri anziani di Bozzano e Tuturano ad una associazione di promozione sociale riconducibile ad un consigliere comunale di maggioranza. Abbiamo chiesto e pretendiamo chiarezza, senza aver mai lanciato accuse, ma evidenziando una serie di coincidenze che il Sindaco ha il dovere di approfondire e valutare. Al centro della discussione ci sono la correttezza e la trasparenza di atti amministrativi che rischiano di essere delegittimati, aumentando così la percezione negativa e la diffidenza dei cittadini nei confronti del Comune di Brindisi e la fiducia, già ai minimi, nei confronti degli amministratori. Certo le parole del Sindaco rimangono una caduta di stile che mai ci saremmo aspettati da Pino Marchionna. No, Sindaco si sbaglia! Il Partito Democratico nell’ultimo quinquennio di governo cittadino, qualora fossero state ravvisate, non avrebbe mai consentito né tantomeno tutelato situazioni opache e lesive degli interessi collettivi: tant’è che i fatti hanno dimostrato la correttezza dell’operato della scorsa amministrazione. Le Sue affermazioni infondate invece hanno il tono e lo scopo di aumentare in città quella rancorosità che Lei ha denunciato e che Lei stesso ha utilizzato per “buttare in caciara”, usando Sue parole, una legittima e doverosa richiesta di chiarimenti necessaria per approfondire una questione che coinvolge e interessa principalmente l’operato della Sua amministrazione e quindi a Sua tutela. È chiaro che ancora una volta ha perso l’occasione di emanciparsi dalla morsa della della pressione e della convenienza politica. Aspetteremo impazienti di leggere la risposta alla nostra interrogazione e nel frattempo il Partito Democratico Città di Brindisi continuerà la propria opera di pungolo e controllo, evidentemente necessaria, senza arretrare di un millimetro a tutela degli interessi generali”.

Anche l’ex assessore Oreste Pinto ha voluto esprimere la sua delusione per le parole del sindaco.

“Conosco Pino Marchionna da oltre 20 anni. Abbiamo anche lavorato insieme. E’ una persona che ho sempre stimato e che continuo a stimare. E non ho dubbi che l’affetto e la considerazione siano reciproci. Per questo ho riflettuto una notte prima di rendere pubblico il mio pensiero sulle dichiarazioni che ha rilasciato ieri nel corso della conferenza stampa di fine anno. Alla fine ho deciso che, da uomo, da amico e da iscritto e dirigente del Partito Democratico cittadino e provinciale, non posso mordermi la lingua: contravverrei a quello spirito che mi conduce a svolgere attività politica e all’esempio di comportamento che vorrei trasmettere a mia figlia.

Ieri il Sindaco ha pronunciato delle parole che avevano un senso che si può riassumere in: “siccome noi non siamo andati a vedere se nella passata amministrazione avete assunto amici o parenti, non venite a fare caciara”. Il che, a casa mia suona un po’ come: “non rompete le scatole, non denunciate nulla, altrimenti scopriamo i vostri altarini”. Fa male leggere che il Sindaco della mia città, davanti a legittime domande su ipotesi di mancata trasparenza e, forse, di illegittimità, invece di approfondire e chiarire i fatti, si scaglia contro chi chiede chiarezza. Fa ancora più male che sia il mio amico Pino. Personalmente ho la coscienza a posto. Nei cinque anni in cui ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico assessorile non ho mai inserito parenti o amici nelle case di quartiere o nelle cooperative. E non mi risulta che l’abbia fatto qualche altro assessore e consigliere appartenente al PD. E non avrei problemi ad ammettere che se qualcuno lo ha fatto, ha sbagliato. No, caro Pino: se il PD, qualunque altro soggetto politico o la stampa ipotizzano sfruttamenti a fini economici e politici di associazioni appartenenti o appartenute a rappresentanti istituzionali, non è per rancore ma perché obiettivo della società e della buona amministrazione deve essere quello di fare luce ed, eventualmente, allontanare dal sistema chi non agisce nel rispetto della legge e delle Istituzioni.

Se il PD, qualunque altro soggetto politico o la stampa chiedono se alcune manifestazioni sono in regola con le autorizzazioni oppure vogliono conoscere per quale ragione sia terminato anzitempo un evento sostenuto dal Comune e coorganizzato dall’Associazione fondata da un esponente dell’Amministrazione, non vuol dire buttarla in caciara, bensì pretendere che l’Istituzione agisca nel rispetto della normativa e dell’opportunità politica.

E se proprio vogliamo tirare fuori comportamenti tenuti nel corso della precedente amministrazione, non facciamolo con accuse astratte ed indifferenziate, ma parliamo di un caso molto più simile a quello per cui si chiede chiarezza: l’assessore Francesco Saponaro si dimise perché l’azienda da lui presieduta era in procinto di partecipare ad un bando pubblico in partnership con il Comune.

Ecco l’esempio da citare. Quello di una persona che si è fatta da parte non appena ha ravvisato un potenziale conflitto di interesse (e sottolineo potenziale).

No Caro Pino, non è possibile accettare il concetto che si possa gestire la cosa pubblica pretendendo che le controparti stiano in silenzio qualora ravvisino qualcosa di potenzialmente illegittimo o poco opportuno.

In una città che ha bisogno di legalità e buona politica, cercare di mettere il bavaglio, accusando di “caciara” o “rancore” chi pone legittimi dubbi, non è ciò che serve.

Io ricordo con affetto e grandissima ammirazione quel Marchionna che non accettava il pericolo che il potere cambiasse lui prima che lui riuscisse a cambiare le cose. Quel Pino avrà al suo fianco sempre me e, probabilmente, gran parte della città”.