Home Politica Mazzata Tasi e Imu, Lo Martire: “I brindisini devono continuamente guardarsi le spalle dal Comune. Vengano attribuiti ai terreni i corretti valori”
Mazzata Tasi e Imu, Lo Martire: “I brindisini devono continuamente guardarsi le spalle dal Comune. Vengano attribuiti ai terreni i corretti valori”
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Mazzata Tasi e Imu, Lo Martire: “I brindisini devono continuamente guardarsi le spalle dal Comune. Vengano attribuiti ai terreni i corretti valori”

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BRINDISI – I brindisini devono continuamente guardarsi le spalle dal proprio Comune. Non bastassero gli aumenti di tasse e imposte, i cittadini devono anche stare attenti agli errori di calcolo degli uffici comunali. È il caso del conteggio errato – come di recente riconosciuto dal Tar Lecce – degli importi oblativi e concessori per la sanatoria delle opere edilizie abusive. Ed è il caso di proprietari di terreni agricoli rientranti nel Sin, quindi di fatto inutilizzabili, che alla luce di una riclassificazione dei suddetti terreni in D/3 (destinabili a insediamenti produttivi) si sono visti notificare delle cartelle stratosferiche per differenze Tasi 2017 e Imu e Tasi dal 2017 in poi. Il tutto, senza che a tali contribuenti venisse notificato preliminarmente il nuovo status dei terreni e il relativo valore venale attribuito.
Tra l’altro, all’Agenzia del territorio, nonché all’anagrafe tributaria, tutte queste particelle sono ancora oggi classificate nella loro effettiva natura, ossia quella di terreni a vocazione agricola, come ab origine catastalmente qualificate.
Parliamo, come detto, di particelle rientranti in area Sin, quindi sottoposte a interventi di caratterizzazione e/o messa in sicurezza. È noto come da tempo si sia in attesa degli interventi di bonifica dell’intera zona, tanto è vero che il Consorzio per lo sviluppo industriale, nella cui competenza funzionale ricadono molti dei terreni in questione, afferma con decisione che, in pendenza degli interventi di cui sopra, le aree predette non possono essere oggetto di interventi edilizi.
Il Comune di Brindisi, pertanto, è in dovere di considerare come ad oggi nulla si sia modificato in tutta quell’area, essendosi registrato un assoluto stallo. Per questi motivi non è opportuno pretendere di imporre una tassazione di gran lunga superiore rispetto all’effettivo valore di mercato dei terreni, ai quali è attribuito un inesistente valore commerciale. Di conseguenza, è assolutamente necessario che vengano accolte – possibilmente mediante atto di indirizzo politico – le richieste avanzate dai contribuenti e che vengano attribuiti ai terreni in questione i corretti valori.

Nota avv. Carmela Lo Martire