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UIL: “Il Porto sale… la decarbonizzazione scende!”
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UIL: “Il Porto sale… la decarbonizzazione scende!”

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BRINDISI – Mentre riemergono progetti sinora adagiati sul fondo, per volontà politica o per la burocrazia, per la crescita dei traffici nel porto di Brindisi ed altri aspettano il varo il territorio, continua a mostrare di non avere una visione generale sulle idee di sviluppo organico per il futuro. Nello specifico le manifestazioni di interesse da parte di grandi gruppi internazionali nel settore logistico portuale alle zone franche doganali il progetto Edison per il rifornimento per una nuova mobilità sostenibile via mare e via terra e per la produzione di idrogeno green, fanno da contraltare ad una totale disattenzione verso i temi della decarbonizzazione e sugli effetti per il futuro. Il cambiamento, tanto decantato in nome della sostenibilità ambientale garantendo livelli occupazionali e l’economia del territorio risponde solo a logiche aziendali mirate al maggior profitto, contraendo costi e disimpegnandosi dal territorio. Purtroppo tali tematiche sembra non facciano parte dell’agenda politica delle istituzioni locali lasciando ad Enel la possibilità di gestire un’importante fase di trasformazione del sito di Brindisi senza dare conto delle proprie scelte, che rischiano di incidere negativamente sulla nostra realtà. In aggiunta, riteniamo che, gli investimenti annunciati debbano interagire tra di loro creando sinergie ed opportunità economiche ed occupazionali attraverso un indotto che coinvolga maestranze ed imprese locali in forte sofferenza.

Per quanto sopra, la UIL di Brindisi ritiene necessario un costante confronto ed una puntuale informazione sulle scelte da effettuare. Lavoratori, imprese e gli stessi cittadini non possono essere tenuti fuori dai programmi di sviluppo!

Il Segretario Generale CST UIL

Antonio  Licchello