Home Politica INTERVISTA – Svolta epocale, il Sindaco annuncia: “Enel restituirà la banchina alla città”
INTERVISTA – Svolta epocale, il Sindaco annuncia: “Enel restituirà la banchina alla città”
0

INTERVISTA – Svolta epocale, il Sindaco annuncia: “Enel restituirà la banchina alla città”

0

BRINDISI – Inizia a prendere consistenza la visione di città post carbone: Enel restituirà alla città la banchina dove per lunghi lustri è stato scaricato carbone, e ciò avverrà probabilmente prima del 2025. Ad annunciarlo è il Sindaco Rossi nel corso dell’intervista concessaci, avente come tema la decarbonizzazione e lo sviluppo futuro del porto, che dovrà trovare economie alternative per sostituire l’era del carbone e tutelare i posti di lavoro che da essa dipendono ( https://www.loradibrindisi.it/2019/11/intervista-il-sindaco-rossi-sul-porto-banchina-enel-restituita-alla-citta-prima-del-2025-dragaggi-prima-le-caratterizzazioni-poi-si-decidera-se-fanghi-a-micorosa-o-altrove/ ).

“Siamo nel pieno della fase della decarbonizzazione – spiega il Sindaco -, ritengo che questo territorio abbia delle responsabilità, perché non si è agito nei tempi corretti. Adesso fortunatamente il carbone sta esaurendo il suo ciclo di vita: negli ultimi dieci anni siamo passati da circa 9 milioni di tonnellate bruciate nelle due centrali ai circa 2 milioni attuali. L’anno prossimo scenderemo sotto i 2 milioni di tonnellate: siamo dunque in una fase di esaurimento del ciclo e ciò per tante motivazioni, in primis per l’avvento delle rinnovabili. Oggi vanno effettuate scelte precise ed è necessario capire cosa fare per ridare fiato all’economia brindisina. Noi abbiamo avanzato alcune proposte, come la costruzione di un dissalatore, perché l’acqua ci sembra il petrolio del futuro essendoci un evidente salinizzazione delle falde. Servono  impianti di trattamento dell’acqua, quindi dissalatori per poter rendere l’acqua potabile, per utilizzarla nel campo dell’agricoltura. Abbiamo poi una procedura di infrazione in corso sul trattamento dei fanghi, pertanto anche impianti sul trattamento dei fanghi possono essere importanti. Abbiamo bisogno di un centro per la decarbonizzazione, perché decarbonizzazione significa anche tecnologie e innovazione: per questo abbiamo candidato la Cittadella della ricerca all’interno del CIS, ma ci aspettiamo un sostegno forte da parte di tutte le grandi aziende che qui devono investire nella decarbonizzazione in termini di ricerca e innovazione. Ci aspettiamo investimenti sulle rinnovabili, sull’idrogeno, sul dual fuel, sullo storage, su tutto quello che ruota attorno alla mobilità elettrica. Ciò, per costruire filiere che vanno dalla ricerca alla produzione di tecnologie”.

Il sindaco, poi, sposta l’attenzione sul porto: “Una parte del porto è stata destinata all’uso industriale. Parliamo della banchina di A2A, che non viene più utilizzata. Su questa banchina bisogna comprendere quali traffici sviluppare: penso alla logistica, anche alla luce delle Zes. Su tali scelte dovranno essere coinvolti gli operatori portuali, che dovranno avere un confronto con l’Autorità portuale e che dovranno intercettare i traffici; ciascuno deve fare la sua parte”.

E la sua parte la farà anche Enel: “Ho parlato con Enel – svela Rossi – che è assolutamente disponibile a effettuare un ragionamento sulla restituzione alla città della banchina dove arrivano le carboniere, anche perché nei prossimi anni non arriveranno più. Tale passaggio, visti i trend, potrà avvenire anche prima del 2025. È evidente che se Enel non ha più ragione di occupare quella banchina, la stessa dovrà tornare ad usi portuali differenti. La cessione delle banchine va programmata: bisogna avviare un ragionamento e con Enel ciò è già avvenuto. C’è assoluta disponibilità a individuare operatori che possano portare nuovi traffici: il nuovo operatore potrà subentrare nel momento in cui si concluderanno definitivamente le operazioni riguardanti lo scarico del carbone, ovvero prima del 2025. L’auspicio è che questa volta la banchina possa essere utilizzata per traffici che possano rendere più competitiva la città di Brindisi: sappiamo benissimo, ad esempio, che l’economia di un’Autorità portuale e di un porto non è data tanto dalla movimentazione di passeggeri quanto delle merci. A tal proposito, l’obiettivo è quello di diventare un porto core: noi siamo assolutamente in vantaggio rispetto a Bari.

Anche sulla logistica siamo competitivi: entro dicembre verranno completati i lavori per il raccordo ferroviario. La parte dell’infrastrutturazione logistica su ferro, insomma, va avanti: anche su questo ambito abbiamo un vantaggio competitivo rispetto al porto Bari, che non dispone delle nostre aree retroportuali”.

Il discorso poi si sposta su dragaggi e nuovi accosti: “Su questa storia benedetta dei dragaggi di Sant’Apollinare diciamo una cosa: per la legislazione che vige in Italia e per l’individuazione del porto di Brindisi come SIN, nulla si può fare senza una caratterizzazione. Ora, qualcun altro ha tentato di esperire tutte le procedure senza la caratterizzazione dei sedimenti. Fortunatamente adesso l’Autorità portuale sta provvedendo indicendo una gara per le caratterizzazioni ed effettuando un accordo con il Ministero dell’Ambiente tramite Sogesid. Ben venga tutto ciò. Leggo e sento idiozie del tipo che il Comune di Brindisi vuole rallentare i procedimenti per la realizzazione delle opere necessarie: chi afferma queste cose dice una grande fesseria. Interventi come la cassa di colmata non sono stati realizzati perché non era stata effettuata la caratterizzazione dei sedimenti.
Dopo che si procederà con la caratterizzazione dei sedimenti sarà possibile programmare la realizzazione delle opere, sperando che per la cassa di colmata ci sia il ribaltamento dei fondi nella successiva programmazione europea 2021-2026”.

Il Sindaco, infine, non chiude alla possibilità che i fanghi dei dragaggi possano essere portati a Micorosa e tombati assieme ai fanghi prodotti in passato da Montedison: “Vediamo cosa viene fuori dalle caratterizzazioni: sulla base di queste potrà essere basata tutta la programmazione per le opere necessarie allo sviluppo del porto. Astrattamente non mi sento di escludere l’ipotesi Micorosa, anche se poi la palla passerà a Ispra e Ministero.
In merito al supporto offerto da Sogesid, che oggi è diventata società in house del Ministero dei Trasporti, penso che l’accordo tra Sogesid e Autorità portuale sia positivo, anche perché noi con Sogesid abbiamo un rapporto di collaborazione per la gestione delle bonifiche di Micorosa. Per quanto concerne il rapporto con Sogesid che noi coltiviamo quotidianamente, già lo scorso anno sono stato presente a una riunione presso il Ministero dell’Ambiente nella quale anche noi  come Comune abbiamo proposto un accordo con Sogesid, Ministero dell’Ambiente e Regione Puglia proprio per ricevere assistenza da Sogesid, anche in qualità di stazione appaltante, per la stesura di progetti di bonifica, in quanto il Comune ha 35 milioni da spendere e la macchina comunale da sola ha serie difficoltà a gestire questioni di questo tipo. L’accordo all’epoca fu bloccato dal direttore generale di Sogesid. Ora è cambiata la disposizione dell’organigramma e pertanto è ripresa l’interlocuzione”.