Home Politica Nacci (Pri): “I brindisini costretti a pagare più degli altri!”
Nacci (Pri): “I brindisini costretti a pagare più degli altri!”
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Nacci (Pri): “I brindisini costretti a pagare più degli altri!”

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BRINDISI – In prossimità del 30 aprile, data inizialmente prevista per l’adesione alla rottamazione ter ed al saldo e stralcio, le code affollate e rissose presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate per la consegna della prevista documentazione hanno in taluni casi costretto le Autorità costituite, vedi Bari, ad utilizzare finanche  il personale dell’Esercito  per far rispettare l’ordine tra i numerosi cittadini desiderosi di utilizzare i benefici previsti dalla definizione agevolata dei propri debiti tributari.

Godere dell’abbuono delle sanzioni previste, oltre un terzo della sorte capitale del debito, e degli interessi maturati fino a quel momento, ma soprattutto poter utilizzare  una lunga rateazione per assolvere ai propri impegni debitori, era, ed è ancora!, una occasione da prendere al volo per i titolari di 1.800.000 cartelle notificate per un ammontare di 38 miliardi circa, con una possibilità d’incasso pari a 21 miliardi per gli Enti Creditori, sia pure in un più lungo lasso di tempo.

Un bisogno diffuso che ha suggerito al Governo di prorogare al 31 luglio la scadenza originaria della rottamazione e del saldo e stralcio per consentire a milioni di cittadini, sia pure ritardatari, di poter pagare i propri debiti al netto delle sanzioni e interessi, in comode e lunghe rate che la legislazione vigente prima non consentiva.

Va detto, però’, che non tutti gli Enti Pubblici utilizzano l’Agenzia delle Entrate  (ex Equitalia) per la riscossione dei propri tributi, affidando a Società private il servizio di riscossione, ed è il caso di Brindisi con ABACO SpA, per le quali non vale la disposizione Legislativa Nazionale se non in presenza di adesione, nel nostro caso del Comune di Brindisi, alla Rottamazione Ter in scadenza, mi piace ancora una volta  ricordarlo, il prossimo 31 di questo mese .

Il Partito Repubblicano Italiano, per il tramite del proprio capogruppo Consiliare Gabriele Antonino, si è fatto carico tra i primi di chiedere nella apposita Commissione Consiliare Bilancio, Finanze e Tributi una immediata adesione alla legislazione nazionale – rottamazione ter –  ricevendo dai rappresentanti dell’attuale Amministrazione Rossi un netto rifiuto.

Si è preferito lasciare iscritti in bilancio, per ragioni puramente formali, crediti nella composizione originaria piuttosto che offrire anche ai brindisini una possibilità di alleggerire il proprio debito con il fisco di cui stanno beneficiando quasi tutti gli italiani.

E’ avvenuto così che la Società ABACO SpA ha avviato azioni esecutive  nei confronti delle migliaia di cittadini brindisini, debitori si ma non in condizioni di pagare tutto e subito, con fermi amministrativi di autovetture e motocicli, con pignoramenti di stipendi, pensioni, conti correnti bancari e postali e carte di credito, gettando nel panico totale migliaia di famiglie che, invece, con adesione alla rottamazione ter avrebbero potuto godere dello sconto delle sanzioni e degli interessi e soprattutto di una lunga rateazione della sorte capitale con piccole rate mensili che sarebbero state certamente onorate a tutto vantaggio del bilancio comunale.

Da qui la richiesta di migliaia di cittadini alle forze politiche per non subire questa discriminazione rispetto agli altri italiani, essendoci ancora il tempo per riparare ad una grossolana disattenzione politica ed evitare a tanta gente  il blocco immediato delle risorse familiari con l’esecuzione degli atti esecutivi e pignorativi. Il Partito Repubblicano, pertanto , rinnoverà ufficialmente la richiesta per la pronta ed immediata adesione alla Legislazione Nazionale – rottamazione ter –  per favorire la serenità di migliaia di cittadini di Brindisi, sempre più in difficoltà, sostenendo qualsiasi iniziativa vada in questa direzione.

                                                                        Il Segretario Provinciale PRI

                                                                           (Prof. Antonio NACCI)