Home Cronaca La città dei veleni: da quelli industriali a quelli della sinistra antidemocratica che insulta e minaccia
La città dei veleni: da quelli industriali a quelli della sinistra antidemocratica che insulta e minaccia
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La città dei veleni: da quelli industriali a quelli della sinistra antidemocratica che insulta e minaccia

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BRINDISI – La sinistra è bella quando è progressista, diventa peggio del fascismo quando calpesta i diritti di chi non la pensa nella stessa maniera.

Negli ultimi giorni sono accaduti episodi spiacevoli in città, che minano il sereno confronto democratico e che preoccupano per l’intolleranza che tradiscono. Sembra un po’ di trovarsi davanti a quelle persone che farebbero di tutto per un animale, ma al contempo mostrano cinismo verso i propri simili. Così, una frangia della sinistra, sa mostrarsi tanto sensibile verso i diritti di immigrati o coppie di fatto (per fare un esempio) quanto brutale verso chi esprime le proprie idee o svolge il proprio lavoro.

Accade allora che si attacchi in maniera meschina un consigliere di FdI (Oggiano) quando dice la propria sulle vicende legate al suo ruolo di rappresentante politico di opposizione, o il presidente di Confindustria Brindisi (Marcucci) fino ad augurargli il peggio solo per aver difeso la categoria che rappresenta. O ancora, succede che un giornalista venga redarguito perché dà spazio a questi personaggi che, in un contesto democratico, dovrebbero avere diritto di parola, ma secondo questi fascisti rossi 2.0, invece, non dovrebbero parlare mai, né gli si dovrebbe garantire il diritto di espressione.

È chiaro dunque che ci troviamo di fronte a un problema sociale preoccupante, che deve essere disinnescato in maniera responsabile da rappresentanti politici e istituzionali pienamente consapevoli delle regole democratiche.