Home Economia e lavoro La città sarà invasa da tavolini all’aperto: suolo pubblico a volontà, pedonalizzazione e bagni pubblici
La città sarà invasa da tavolini all’aperto: suolo pubblico a volontà, pedonalizzazione e bagni pubblici
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La città sarà invasa da tavolini all’aperto: suolo pubblico a volontà, pedonalizzazione e bagni pubblici

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BRINDISI – Fare di tutto per venire incontro alle esigenze di bar e ristoranti. Governo, regioni e comuni, in questa fase, hanno come priorità quella di evitare il fallimento di tante piccole attività commerciali che costituiscono il tessuto economico e sociale dei centri. Così, anche a Brindisi si sta lavorando alacremente per redigere un Piano della sosta che possa andare nella direzione di concedere quanto più spazio possibile per i dehors. Con l’azzeramento della Tosap e la possibilità di occupare maggiore suolo pubblico, infatti, tavolini e sedute all’aperto invaderanno le strade del Centro. Per questo motivo, bisognerà necessariamente rivedere l’attuale posizionamento degli stalli per la sosta delle auto. La città in queste settimane è invasa da bici e pedoni: una rivoluzione culturale che aiuterà il Comune nella rivisitazione del Piano della sosta e della mobilità, con i cittadini che dovranno inevitabilmente lasciare le proprie auto fuori dalle mura del Centro.

Restano tuttavia da risolvere alcune problematiche presentatesi già lo scorso anno, quando l’ufficio Urbanistica rilevò l’impossibilità per alcune attività di posizionare tavolini all’aperto in numero congruo in quanto sprovviste della presenza dei necessari servizi igienici. Il regolamento regionale, infatti, prevede che per ogni 50 clienti debba esserci un bagno. Il Comune, allora, per venire incontro a bar e ristoranti di piccole dimensioni, impossibilitati a offrire il necessario numero di bagni, affiderà gratuitamente agli stessi la gestione di un bagno pubblico all’aperto.

Una soluzione che lo scorso anno non venne adottata perché ritenuta non proprio ortodossa, ma che in un momento emergenziale come questo, dovrà essere accettata come compromesso, in attesa di provvedere più in là a una deroga del regolamento regionale.